Scendemmo finalmente dall'aereo e ci avviammo verso il taxi che chi avrebbe portato a casa dei miei genitori comprata qualche mese fa per il viaggio.
Prendiamo il taxi che ci porta davamti a casa, appena arrivati scendiamo e ci avviamo per aprire la porta.
La aprì e vidi il paradiso era stupenda, abbastanza grande per solo due ragazzi, ma quella poi sarebbe stata solo una casa vacanza ma qualcos'altro.
Tiro giù le valigie e con l'aiuto dell'autista le portiamo dentro. Azzurra entra con un sorriso a trentadue denti e mi abbraccia forte a lei lasciandomo un bacio sul collo.
Si stacca e saliamo per vedere la nostra camera. Wow.
Azzurra pov.
Entriamo in camera nostra e vedo sibito un bellissimo letto matrimoniale con affianco due comodini bianchi, le pareti grigio chiaro e un armadio non grandissimo ma bello sempre bianco.
Decido di buttarmi a peso morto sul letto per la stanchezza e per la gioia di essere lì.
Albe fa la stessa cosa e si mette accanto a me.
Siamo decisamente straiati sul letto, io sto per addormentarmi Albe invece già dorme, mi avvicino a lui per addormentarmi e dopo poco ci riesco.
Mi sveglio per la forte botta che mi sono beccata cadendo dal letto per colpa di Albe
Io: Ma sei idiota, cavolo che male..
A: Dai piccola vieni qua ti curo io
Io: Ah sisi proprio...
Mi alzo da terra e indosso avevo solo una maglietta lunga bianca di Albe che per fortuna copriva i tagli ormai cicatrizzati.
Albe si avvicina e prende le mie braccia come faceva prima e inizia ad accarezzarle per poi buttarmi sul letto dandomi in bacio a stampo, sussurrandomi un dolcissimo ti amo nell'orecchio per poi alzarsi e andare in cucina.