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~ pomeriggio seguente~

Sono in ritardo, ma l'appuntamento con una signora al salone è durato più del previsto. Quando entro nel bar il signor Miller è gia seduto in un tavolino e sembra irritato. Vado a sedermi accanto a lui.
"Mi scusi un problema a lavoro" mi giustifico subito.
"Certo, vuole ordinare qualcosa?" Dice mentre fa un segno a una cameriera che subito arriva.
"Cosa vi porto?"
"Per me un caffè" dice lui
"Anch'io grazie" le dico con un sorriso. Lei scrive tutto e poi se ne va.
"Vorrei chiederle ha intenzione di pagare direttamente o metterà in mezzo l'assicurazione?" Mi chiede mentre estrae un bigliettino con su scritta la cifra dei danni.
"Pensavo direttamente se a lei va bene, non vorrei che mi aumentasse di più la rata" rispondo prendendo il foglietto che mi porge. Intanto la cameriera arriva con i nostri due caffè e lui inizia a bere il suo. Io sono scioccata con il foglio in mano,le palpebre spalancate e la gola secca. Non è possibile, troppi zeri.
"Cosa? Per qualche ammaccatura?" Dico senza pensare, lui non se la prende.
"Dovrebbe stare più attenta a le macchine che danneggia, alcune sono più costose sa?!" Mi prende in giro
"Come se decidessi io di andare adesso alle auto,non lo mai detto a nessuno ma è il mio hobby mi ha scoperto" scherzo anch'io.
Sorseggio il mio caffè mentre il mio cervello decide cosa fare. Non posso dirgli che non ho soldi per ripagare il danno e non posso neanche mettere in mezzo l'assicurazione, che sicuramente alzerebbe la rata e io non posso permettermelo visto che ho il debito del salone da pagare. Lui mi guarda aspettando che finisca il caffè e gli dia una risposta. Per fortuna riceve una chiamata che mi da qualche minuto in più per pensare, intanto che lui si allontana per poter parlare liberamente. La mia testa non fa altro che darmi dell'imbecille per aver fatto l'incidente, per non essere scappata in tempo e avergli dato il numero. L'unica soluzione che ho trovato dopo vari minuti e quella di chiedere anche a lui di pagare poco a la volta, sperando che accetti.
Termina la chiamata e torna, ma non si siede. Non mi da il tempo di chiedere niente che parla lui.
"Devo andare,un emergenza. Mi chiami stasera e mi dica cosa ha deciso. Arrivederci" e va via in un lampo.
Che strano uomo. Odio che non mi faccia mai dire l'ultima.
Vado alla cassa per pagare il mio caffè ma scopro che lui ha già pensato a tutto.

~la sera~

Il telefono squilla ma nessuno rispondere. Ho deciso che gli chiederò di pagare un po' alla volta e se anche dopo le mie suppliche non accetterà, dovrò mettere per forza in mezzo l'assicurazione.
"Pronto" finalmente risponde
"Ciao sono Cristal la..."
"Si stavo aspettando una tua chiamata" risponde con aria superiore
"Beh, io non ho tutto quel denaro e per me sarebbe un grande problema mettere in mezzo l'assicurazione quindi se ti andrebbe bene che ne pensi se piano piano io ti restituissi tutta la cifra?"
"No" dice semplicemente, dovrò pregarlo.
"No?" Spero di non aver sentito bene
"No, ho una proposta da farti"
"Ok sentiamo" dico curiosa
"Vuoi essere la mia ragazza?"
"COSA????" Ma è pazzo!!

Una settimana dai suoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora