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~giorno seguente~

La mattina la passo cercando di conoscere meglio la sua famiglia, il fratello purtroppo è dovuto ritornare in città per motivi di lavoro, non si sa se potrà tornare; chiacchero parecchio con la sorella,Silvia, e il marito che scopro essere sposati da 5 anni, la ragazzina sedicenne non è figlia di lui, ma non fa nessuna distinzione tra lei e il figlio Kevin. Questa volta riesco a convincere la mamma di Jake a dare una mano a cucinare, apparecchiare e sparrecchiare finito il pranzo. Dopo di ché noi donne ci mettiamo a chiacchierare in veranda.
"Non fare tardi altrimenti non vai alla festa di stasera a cui tieni tanto" dice Silvia alla figlia Jennifer e poi porta di nuovo l'attenzione su di me pronta a ricominciare l'interrogatorio. Devo dire che me la sto cavando decentemente grazie alle sue domande non troppo complicate.
"Cosa ti piace di mio fratello?" Chiede
"Beh...è simpatico...e gentile" inizio a dire ma non le basta "è dolce però mi piace anche quando fa un po' lo scorbutico o quando ti prende in giro" mi esce senza aver pensato prima a cosa dicevo.
"Su basta domande, lasciala stare" viene in mio soccorso la madre. Lei lo fa, forse soddisfatta della mia risposta o per semplice stanchezza.

~Qualche ora dopo~

"Domani possiamo fare una bella nuotata nel lago, dopo lo propongo anche a gli uomini, ti va?" Mi chiede Silvia
"Sarebbe bello, solo che non ho portato il costume"
"No! Peccato che non abbiamo la stessa taglia se no te ne prestavo uno io"
In quel momento arriva come una furia Jennifer che corre dentro casa sbattendo la porta. La madre va a parlarle ma dopo poco torna sconfitta, si è chiusa in camera e non apre.
Madre e figlia si mettono a discutere degli adolescenti di oggi, io evito la conversazione scusandomi di dover andare in bagno. Decido di non andare nel bagno in camera, ma in quello per tutti che si trova più vicino. Quando sono dentro con mia grande sorpresa trovo la ragazza seduta a terra e in lacrime.
"Hei, che succede?" Provo a chiederle. Ovviamente nessuna risposta. Vado verso la porta, chiudo a chiave e poi mi siedo a terra accanto a lei. Rimaniamo in silenzio per molto tempo ma alla fine decide di raccontarmi cosa la fa piangere.
"Un ragazzo mi ha preso in giro, mi ha usata per fare ingelosire un altra e appena ha avuto le attenzioni di lei mi ha scaricato dicendomi che lei è più bella" racconta singhiozzando.
"Che stupido"
"Ha ragione io sono bruttissima"
"No sei bellissima, e questa sera quando andrai alla festa gli dimostrarsi cosa si è perso"
"Non vado alla festa, mi renderei ridicola"
"Tu ci andrai, smetti di piangere o mi complicherai il lavoro, fidati di me"
Le sistemo le unghie, le faccio una piega favolosa e la trucca quel tanto che basta per coprire gli occhi rossi e far risaltare i suoi punti di forza. Infine ci chiudiamo in camera sua per scegliere cosa farle indossare.
Bussano alla porta e subito dopo entra Jake.
"È da un po' che non vi si vede che fine avete fatto?"chiede
"Hei! Nipotina sei uno schianto potrei pensare di....cambiarti con la mia fidanzata" aggiunge scherzando dopo aver guardato meglio Jennifer.
"Grazie zio, ma se fossi in te me la terrei stretta è opera sua questo" dice indicandosi
"Wow! Sei brava" si complimenta con me Jake
"Grazie, ma è solo il mio lavoro, ho un salone di bellezza"
"Certo lo saprà se siete fidanzati da un mese" ci scopre la ragazza
"Si certo" dice lui
"Questo o questo?" Chiedo alzando prima un vestito e poi l'altro, per cambiare discorso.
"Il secondo" dice deciso lui
"Aggiudicato" dice la ragazza afferandolo.
Io e Jake torniamo in salotto,da tutti, nel frattempo che lei si cambia. Tutti ci chiedono cosa è successo e io racconto tutto. Silvia mi abbraccia e mi ringrazia mille volte finché non fa l'ingresso sua figlia, lasciando tutti muti. Quando si riprendono non fanno altro che riempirla di complimenti e finalmente la vedo felice e sicura di se.

~la notte~

Sono nel letto al buio, Jake sta dormendo a terra ai piedi del letto come la sera precedente, io non riesco a prendere sonno.
"Grazie per oggi sei stata fantastica con mia nipote" dice Jake all'improvviso facendomi spaventare.
"Pensavo che dormivi, non ho fatto niente di speciale"
"Per lei sí, l'hai resa felice, non so come hai fatto"
"Sono stata una adolescente anch'io e poi ho una sorella più piccola"
"Sei stata un adolescente?"
"Hai ragione non è vero, lo sono ancora" scherzo
"Eh no signorina ventottene, la passata da un po' "
"Anche lei trentenne" ridiamo come matti per le stupide battute che ci scambiamo.
Ad un certo punto esco dalle lenzuola e gattono fino alla fine del letto ed allungo la testa verso il basso per essergli più vicino.
"Dovresti dormire nel letto"
"Cosa?perché?"
"Ti fa male la schiena a dormire li"
"No, si dorme bene"
"Non mentire, ho visto che oggi avevi mal di schiena"
"Non è vero"
"Si invece, hai dieci secondi di tempo per venire a letto se no la mia offerta scade" dico iniziando a tornare sotto le lenzuola.
"10...9...8...7..." inizio a contare "6...5...4..." in un lampo e accanto a me nel letto.
"Ok forse avevi ragione tu" ammette infine e io gli sorrido
"Grazie"
"È il tuo letto in fin dei conti, sono io che ti ringrazio per avermelo ceduto ieri sera" dico
"Ti ho costretto a venire qui però sei carina con la mia famiglia e questo non era nell'accordo, ti saresti potuta fare odiare se volevi"
"Allora siamo pari nessuno ringrazia nessuno" liquido il discorso
"Buonanotte a domani"lo saluto girandomi dall'altra parte.
"Notte"

Una settimana dai suoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora