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Il posto era fantastico, uno di quei ristoranti di lusso per ricconi per fortuna che ero già vestita elegante c'era gente con vestiti di una sfarzosita che non avrei mai pensato di vedere in un ristorante, secondo me facevano fatica a stare anche nelle sedie con quelle enormi gonne. Fu parecchio imbarazzante all'inizio, non avevamo più parlato dopo che Jennifer ci aveva interrotti. Il vino, di ottima qualità e scelto da Jake perché io non me ne intendo, ci aiuta ad alleggerire la situazione. Iniziamo a chiacchierare come non abbiamo mai fatto, le situazioni spiacevoli sono lasciate alle spalle per il momento. Penso ai primi incontri che abbiamo avuto, mi sembrava un uomo così presuntuoso e arrogante, invece l'impressione iniziale è completamente opposta a quello che lui realmente è, una persona gentile, premurosa e molto altruista. L'odio che avevo per lui a causa di quello che mi costringeva a fare era sparito da molto tempo adesso non potevo fare altro che amettere a me stessa che lui mi piaceva.
"credo sia meglio andare via abbiamo bevuto un po' troppo" dice Jake alzandosi e porgendomi la mano.
"si meglio" ho la testa pesante e non credo che riuscirò a stare in piedi.

Riusciamo ad arrivare a casa sani e salvi, ma è un impresa riuscire ad andare in camera da letto senza fare rumore. Sicuramente abbiamo svegliato tutti, ma nessuno per fortuna è uscito a controllare cosa succedeva.
Mi butto nel letto esausta e mi tolgo i trampoli che ho ai piedi, lui si sfila la giacca. Mi alzo e vado vicino a lui, lo tiro vicino a me per la cravatta che si stava allentando.
"Aiutami a toglierlo, abbassa la cerniera" gli ordino guardandolo negli occhi dopo mi giro di schiena. Lui esegue l'ordine e l'abito scivola ai miei piedi, li alzo una alla volta spostandosi di poco per essere completamente libera, poi mi giro. In un lampo lui mi afferra e mi fa scontrare con il suo petto, poi si impossessa della mia bocca. Ci scambiamo un bacio infuocato che di casto non ha neanche il pensiero. Mi solleva e mi porta sul letto, inizia a svestirsi e io lo aiuto. Nudi tra le braccia dell'altro arriviamo al piacere in poco tempo, ma continuiamo ancora e ancora, finché non siamo esausti.

~mattina seguente~

Apro gli occhi e mi rendo conto di essere abbracciata a Jake con la testa al suo petto ed entrambi siamo completamente nudi. Ci metto un po' a ricordare ciò che è successo ieri. Abbiamo bevuto troppo ma non così tanto da non ricordare niente ne per fare cose senza senso abbiamo bevuto quel poco che ci ha reso audaci e ci ha fatto fare ciò che non avremmo avuto il coraggio di fare altrimenti. Rimango a osservarlo per molto tempo,è un piacere vederlo dormire, finché il suo respiro regolare non mi fa da dolce ninna nanna e mi fa ricadere in un sonno profondo.

Una settimana dai suoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora