Capitolo 2

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Andai a lavoro sempre con la faccia assonnata. Harry mi diede il buongiorno. Andai a a cambiarmi lui si avvicinò alla stanza e quando finí lo abbracciai. Lui per ricambiare il gesto mi diede un bacio sulla testa. Poi mi allontanai ma in veritá non volevo farlo. Volevo baciarlo su tutto il corpo. Lo volevo tutto per me.
Cominciai la giornata.  La giornata era molto calda.
Infatti dopo il primo cliente andai subito al bagno per sciaquarmi la faccia.
Poi alla pausa di un'ora mi venne la nausea e mi faceva male la pancia.
'Che cosa mi stava succedendo.'
Accorgendosi di questo Harry chiamó l'ambulanza e venne con me. Mi teneva la mano mentre stavo sulla barella.
Iniziavo a preoccuparmi.
Quando rangiuggemmo l'ospedale mi misero la flebo a fatica perchè mi facevano paura gli aghi.
L'infermiera chiamó Har, ma appena se ne andó mi diede un abbraccio.
'Di nuovo cosa stava succedendo'...

Harry arrivó e mi disse che cosa avevo. <<Ehmm... Sei incinta. >>
Cosa!
Come é potuto accadere.
Ed ora come faró.
Mentre l'ansia e i pensieri brutti presero il controllo della situazione il mio capo aggiunse una cosa. <<Il Bambino o la bambina é nostra>>
Di nuovo COSA!
Non avevo fatto mai sesso con il mio capo. 'O forse si' disse una vocina nella mia mente. '
Ok forse si. Ma avevo tutto sottocontrollo. Io presi la pillola e lui si mise quello che 'proteggeva il suo organo riproduttore'. In quel momento avevo troppe cose per la testa. Incominciai a vedere tutto nero. Sentivo soltanto la voce di Harry che mi diceva che ero pallida  dopo di quello svenni. Mi risvegliai mezz'ora dopo. A quanto pareva avevo un calo di pressione. Il dottore mi aveva detto che era una conseguenza dell' essere incinta. Oltre alla nausa, vomito, all avere la pancia gonfia, la faccia pallida e dolori all'interno dello stomaco. E non era finita qui. Non potevo mangiare troppi dolci troppi carboidrati solo verdure cotte e delle pappette . Non potevo bere vino o cose gassate quindi addio alla pepsi. E infine la cosa piú brutta era quella che non mi sarei addormentata molto facilmente. Era un vero inferno. Per fortuna  che il bambino c'è l'avevo già da tre mesi. 'Devi solo affrontare sei mesi'. 'Solo sei mesi'. Mi ripetei a me stessa.
Dopo di questo Harry aveva un sorriso a trentadue denti mentre io la faccia abbronciata.
Quando andammo in macchina lui mi aiutó a sedermi e mi disse che se avessi avuto il bisogno di aiuto potevo contare su di lui.
Una cosa giusta almeno l'avevo fatta. Trovare l'uomo perfetto. Quello che non ti lascia da sola neanche se é una amico. Ti accompagna a ogni  visita e ti porta tutto quello di cui hai bisogno.
'Brava Claire brava'. Mi congratulai con me stessa.

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