Una buona ripresa

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10 gennaio 1968

Lord Voldemort stava seduto con le gambe accavallate alla poltrona del suo salotto, sorseggiando il tè nero con alloro mentre leggeva il giornale, in attesa della prima riunione post festiva con i suoi quattro Mangiamorte più stretti. Rosier era tornato quella mattina, dunque mancava poco prima che arrivassero. Finì di leggere serenamente la Gazzetta del Profeta, parlava delle solite sciocchezze e Voldemort si ritrovò a sorridere: a breve ci avrebbe pensato lui a ravvivare le notizie di quel giornale da quattro soldi. In generale però si sentiva di buon umore, i suoi studi sul volo senza supporto procedevano bene e inoltre era venerdì, dunque il giorno seguente avrebbe rivisto la sua Bella. Sorrise con compiaciuta soddisfazione. Aveva sempre voglia da quando avevano iniziato a fare sesso, quindi non vedeva l'ora di estinguere il suo desiderio per tornare a sentirsi nuovamente esausto. Magari sarebbe capitato come l'ultima volta, sarebbe crollato dalla stanchezza e avrebbe sognato qualcosa in grado di aiutarlo a proseguire i suoi studi. Inoltre come non sentirsi entusiasti all'idea di tornare tra le cosce di Bellatrix?

Un bussare energico accompagnato da un chiacchiericcio allegro riscossero Voldemort dai suoi pensieri erotici su Bellatrix. Aprì la porta col pensiero e subito vennero avanti i quattro compagni di una vita. Sembravano tutti contenti e discutevano animatamente per qualcuna delle loro sciocchezze. "Signore, buongiorno". Rosier fu il primo a voltarsi, lo salutò con un sorriso e poi chinò il capo in segno di reverenza. Gli altri lo imitarono subito dopo. "Buongiorno a voi" replicò Voldemort senza alzarsi, richiudendo il giornale con un gesto fluido. "Dai, iniziamo" li esortò subito lui "Cosa avete di bello da raccontarmi? E non voglio altri spaccati di racconti familiari, sia chiaro" e guardò Rosier con un sorrisino divertito. Gli altri risero "Per carità Signore, nessun racconto su mia madre, non varrebbe il vostro tempo". Con un cenno consentì agli altri di accomodarsi "Allora ditemi, quali buone novelle portate miei Cavalieri?" Li chiamò così, col loro primo nome di anni prima, perché sapeva che li avrebbe divertiti e infatti eccoli ridere ancora. "Malfoy ha chiesto ancora di voi" disse Dolohov "Si è detto disponibile a incontrarvi ogni giorno. E ha persino un figlio che" "Che è praticamente in fasce" replicò Voldemort.

Rosier corrugò le sopracciglia "Non più di Bellatrix" replicò. Immediatamente si guadagnò un'occhiataccia da Voldemort per le sue parole "Taci Rosier, una buona volta. Ci tenete proprio a vedermi arrabbiato, sembra quasi che vi diverta". Dolohov scosse il capo guardando Rosier e gli altri lo imitarono. "Io ho avuto modo di entrare nello studio di Moody, comunque" riprese Dolohov, tentando di stemperare la tensione che quel cretino di Dorian era andato a creare dal nulla. "E?" Domandò Voldemort, distogliendo lo sguardo da Rosier per guardare Antonin "E, beh, buon Natale in ritardo mio Signore" commentò, tirando fuori una pergamena dal mantello e porgendola a Voldemort. Lui la prese tra le mani e dopo averla srotolata lentamente iniziò a leggere. C'erano molti nominativi lì scritti, nominativi di auror messi sulle tracce di un gruppo sospetto di sovversivi. Inciso alla fine della pergamena spuntava il nome di Silente affiancato da un asterisco che diceva 'alleato prezioso'. Voldemort sentì le labbra piegarsi in un ghigno divertito. 'A noi vecchio' pensò, scrutando intensamente il nome del suo vecchio professore.

I Mangiamorte restarono in silenzio finché Voldemort non ebbe abbassato la pergamena per parlare lui stesso "Molto premuroso Antonin da parte tua, un pensiero gradito" replicò, sorseggiando ancora un poco di tè. "Era come dicevate" replicò Nott "Silente vi tiene ancora d'occhio". Voldemort gli rivolse un'espressione più che eloquente: ovvio che avesse ragione, lui aveva sempre ragione e proprio loro meglio di chiunque altro avrebbero dovuto saperlo dopo anni trascorsi insieme. "Io fossi in voi mi preoccuperei" replicò Mulciber e Dolohov sgranò gli occhi per guardarlo. Che fossero tutti diventati idioti? "Insomma, è risaputo che tipo di uomini piacciano a Silente e voi rientrate ampiamente nei suoi gusti" aggiunse Mulciber ridacchiando. Gli altri tirarono un sospiro di sollievo ma aspettarono di vedere la reazione di Voldemort prima di sbilanciarsi a ridere. "Forse non hai tutti i torti" replicò Voldemort divertito "Peccato che io preferisca una bella figa umida e calda". Gli altri finalmente risero, seppur guardandosi con un poco di sconcerto.

Into Darkness (nuova edizione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora