EMERY SI GUARDAVA allo specchio, allungando le mani per raddrizzare il vestito nero che indossava.
Gli occhi rossi e iniettati di sangue la fissavano come se la stessero deridendo. Era lei a morire, ma era Jenna quella morta. Le sue dita afferrarono il bordo del lavandino mentre abbassava la testa, facendo un respiro profondo e tremante, assicurandosi che tutto sarebbe andato bene. Ma sapeva che era una bugia.
La porta della sua stanza si aprì di scatto, facendola uscire dal bagno per vedere Elena, che indossava anch'essa un vestito, in piedi accanto a Jeremy, che era in giacca e cravatta.
"Ehi", Elena le sorrise dolcemente, "sei pronta?"
Si limitò ad annuire. Jeremy sospirò prima di andare verso di lei e avvolgerla in un abbraccio. Emery si rilassò nella sua stretta e si lasciò abbracciare a sua volta, appoggiando la testa al suo petto in cerca di conforto.
"Andrà tutto bene", borbottò Jeremy in tono rassicurante, "noi ci siamo per te, sempre".
Jeremy era una delle persone che non sapeva delle condizioni di Emery. Non lo sapevano nemmeno Elena, Jenna, Bonnie e tutti gli altri, tranne Damon e Stefan, che avevano conosciuto la nonna in qualche momento della loro vita. Sapevano dell'infame maledizione ed Emery aveva fatto loro promettere di non dirlo a nessuno. Gli altri pensavano che usare i suoi poteri l'avrebbe indebolita e per questo non volevano che li usasse, ma non erano a conoscenza della parte della morte.
Elena sorrise ai due prima di tendere la mano per abbracciarli entrambi. Avvolse le braccia intorno ai fratelli, con un piccolo sorriso sul volto, perché si sentiva in qualche modo ritrovata dopo tutto quello che era successo il giorno prima.
A Emery fu detto che non erano riusciti a uccidere Klaus, perché Elijah aveva deciso di tradirli salvandolo alla fine. Una parte della strega sapeva che Elijah non l'avrebbe mai fatto- uccidere suo fratello. Erano una famiglia, dopo tutto.
I tre ruppero l'abbraccio e si separarono l'uno dall'altro prima di decidere di andare al cimitero.
Emery camminava con Damon, Jeremy, Stefan, Elena, Bonnie, Caroline e Alaric verso le lapidi con una sola rosa in mano. Si avvicinò alla lapide di Jenna giocherellando con il sottile stelo del fiore.
Elena si chinò e pose una rosa davanti alla tomba di Jenna, poi si alzò per fare lo stesso con quella di John, mentre Emery teneva gli occhi fissi sul nome di Jenna inciso sulla lapide, senza riuscire a muoversi per far cadere il fiore.
Damon notò l'esitazione della ragazza e si ritrovò a posarle una mano sulla schiena mentre si avvicinava: "Va bene, vai".
Con una brusca boccata d'aria, la ragazza fece un altro passo avanti e si chinò prima di posare la rosa davanti alla lapide. Non si alzò subito, mentre lasciava che le sue dita tracciassero l'incisione del nome di Jenna.
"Mi dispiace, non sono riuscita a salvarti". Sussurrò, ignara che Damon avesse sentito. L'anziano Salvatore emise un sospiro quando Emery si rimise in piedi e si girò verso di lui, avendo notato la sua posizione rigida. Poteva anche percepire che era nervoso: "Stai bene?"
"Sto bene?" Damon ripeté, mezzo divertito e mezzo confuso: "E tu? Non sono io che ho perso qualcuno".
"È solo che...". Emery fece una pausa e inclinò la testa di lato, "c'è qualcosa di strano in te".
"Non c'è niente che non va", mentì spudoratamente, ma la strega non se la bevve. Il suo cipiglio si inasprì: "Idiota, mi stai mentendo?"
"No", mentì ancora, "mai".
"No?". Emery sollevò le sopracciglia, facendo un passo avanti prima di mettere una mano sopra il morso del lupo mannaro sul braccio attraverso la manica. Damon trasalì visibilmente, con gli occhi che si allargavano, "come hai fatto-"
"Riesco a percepire quando qualcosa non va, tra le altre cose", borbottò lei, lasciando cadere la mano sul fianco. "Vieni con me", senza dargli la possibilità di replicare, gli afferrò la mano e lo trascinò con sé, lontano dagli altri.
Una volta che furono abbastanza lontani, gli strattonò la manica, "arrotola questa merda".
"Merda," ripeté Damon con un alzata di spalle, "dove sono finite tutte le tue buone maniere, eh?"
"Smettila di cercare di cambiare argomento", Emery incrociò le braccia guadagnandosi un gemito da parte di lui, mentre faceva come gli era stato detto e si tirava su la manica solo un po', abbastanza da mostrarle il morso. Strinse gli occhi sul viso di lei, vedendo che un'espressione sorpresa le attraversava i lineamenti. "Morso di lupo mannaro, presumo".
"Già", si rimboccò la manica, nascondendo il morso, "sto morendo- di nuovo. Immagino che me ne andrò prima di te, eh?"
"Non stai morendo", scosse la testa, rifiutandosi di lasciar morire l'ennesima persona che amava. "No, ci dev'essere un m-"
"-Em, smettila". Damon la interruppe a metà frase. Le sue mani si allungarono per tenerle il viso: "Ascoltami, non c'è una cura, ok? Questo è un morso di lupo mannaro. Rose è morta, ricordi? Io non sono diversa".
"C'è sempre una soluzione", mormorò lei, "la troverò anche se è l'ultima cosa che faccio".
"No, no, senti, ho un'idea". Damon cominciò: "Tieni a me, vero?". Quando lei annuì, lui continuò: "Beh, questo è quanto. Tanto sto per morire, quindi perché non mi uccidi? Potresti spezzare la tua maledizione e risparmiarmi una morte dolorosa. È un vantaggio per tutti".
Gli occhi di lei si allargarono alla proposta di lui. Anche se poteva funzionare, si ritrovò a scuotere la testa: "S-sei pazzo? No! No, non lo farò-"
"-Hai ancora diciotto anni", tentò di ribattere Damon, "devi ancora vivere. Dai, fatti furba".
"Mi farò furba," annuì Emery, "e ti salverò".
"Porca puttana," imprecò lui sottovoce, lasciando cadere le mani sui fianchi, "non c'è modo di salvarmi".
"C'è", era sicura di sé, "deve esserci".
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𝐂𝐔𝐑𝐒𝐄𝐃 𝐖𝐈𝐓𝐂𝐇 ━━ KLAUS MIKAELSON
FanfictionIn cui l'ibrido originale si ritrova ad innamorarsi di una strega diciottenne con un segreto piuttosto enorme e distruttivo. O In cui una strega maledetta si innamora del ragazzo che vuole uccidere i suoi amici. KLAUS MIKAELSON X FEMALE OC - CONTIEN...