Dante

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La partita finì in un'ora, ma a me sembrarono tre.
Nyx ha vinto contro i suoi avversari tranne uno, e si è aggiudicata il secondo posto.
Ma non sembra tanto contenta.
A quanto pare è molto competitiva e quando passa davanti al vincitore gli mostra il dito medio ottenendo un richiamo dai giudici.
Sorrido.

"Comunque tu non stai bene!"
"Ma smettila di lamentarti, ti sei divertito molto con Pierre".
Dice lei mentre entriamo in macchina.
Ah si, ho scoperto che il vecchio francese è un CEO miliardario in pensione ed uno dei migliori giocatori di scacchi di questo secolo.
"Grazie a me oggi i figli di Pierre avrebbero potuto ereditare prima i miliardi dell'eredità".
Commento, mi allaccio la cintura e ingrano la marcia.
Appena entro in carreggiata aumento fini ai 160 e supero tre auto di fila rientrando a un centimetro di distanza dall'auto di fronte a noi.

Nyx sembra un po' sconvolta e si aggrappa meglio al sedile.
"Di che vuoi parlare?". Domando.
"Ah si.  Apollo mi ha detto di darti questi documenti della Bacco e Arianna Wine".
Tira fuori dalla borsa di Gucci nera un fascicolo di fogli arrotolati e li mette nel sedile posteriore.
Mentre si sporge indietro mi offre un'ottima visuale del suo fondoschiena.
Per poco non inculo la BMW x5 davanti a noi.

"Ti accompagno a casa?"
"No, ho voglia di uscire fuori sta sera. Conosco un bel posticino non troppo distante da qui".
Stavo per declinare ma poi ci penso un attimo.
Non ho impegni lavorativi oggi e non ho voglia di rimanere chiuso in casa da solo.
È poi, accidenti a me, mi attira l'idea di stare ancora un po' da solo con Nyx.
" Okay".

Il bel posticino si rivela essere un McDonald's.
Ordiniamo sul display, io solo un cheesburger, lei un toast, patatine medie, nuggets e un Coca media.

"Perché non hai ordinato da bere?".
Chiede Nyx mentre ci portano l'ordine.
Appena il cameriere se ne va tiro fuori una fiaschetta metallizzata.
La Fanta non sa davvero di arancia, la Coca Cola mi gonfia lo stomaco e la birra sa di piscio.
Invece il mio pregiato whisky italiano è buono.
"Tu non finisci mai di stupirmi".
Commenta Nyx, addenta il suo toast ed emette un mugolio di piacere.
Cazzo, che bel suono.

"Ed è un bene o un male che io ti stupisca, Bambi?". Chiedo con una punta di malizia avvicinando il mio viso al suo.
Lei mi guarda con i suoi occhioni da cerbiatto.
"Non lo so neanche io".

Continuiamo a mangiare in silenzio.
La osservo mentre si lecca il dito indice sporco di ketchup, le sue labbra tinte di rosso si arricciano intorno al dito e il movimento mi manda una scarica elettrica che raggiunge il mio sesso.
Oh cazzo.
Meglio concentrarsi sul posto.

"Sai, non me lo aspettavo così un MC".
Dico osservando i tavoli quadrati, le famiglie allegre e i camerieri che portano vassoi a destra e a sinistra.
C'è molta confusione.
"In che senso non te lo aspettavo così?".
Bevo un sorso di whisky.
"Non sono mai entrato prima in un McDonald's"
"Cosa?!".

Grida cosí forte che i nostri vicini di tavolo si voltano.
"Non hai mai mangiato a un MC con i tuoi genitori? O con i tuoi amici?".
Domanda abbassando la voce.
Nei suoi occhi brilla la nostalgia, come se ricordasse bei momenti passati.

"No. Non ho molti amici, anzi forse non ne ho nessuno. E quei pochi con quei pochi che avevo non venivo a pranzare al MC".
Rispondo.
Forse sembro un po' patetico, ma come glielo spiego che i miei unici 'amici' erano i figli di altri nobili e ci si vedeva solo per le caccie e per il tè?

"E i tuoi genitori?". Chiede appoggiando il mento sulla mano.
Nessuno a New York sa della mia vita trascorsa a Londra.
Non l'ho mai rivelato a nessuno.

"Mio padre è morto sei anni fa durante una battuta di caccia finita male. È stato sbranato da un cinghiale insieme al suo cane.
Mia madre invece è stata uccisa da un colpo di arma da fuoco nella nostra dimora a Londra, durante un ricevimento. Avevo 16 anni".

Adesso mi aspetto il solito 'mi dispiacie' e la compassione che segue una rivelazione del genere.
Ma nei suoi occhi vedo solo tristezza e un vuoto incolmabile che conosco fin troppo bene.
È precipitata in un luogo profondo dove non posso seguirla, la sua memoria.
D'istinto, senza pensarci, le prendo la mano e la stringo dentro la mia.
Nyx non la ritrae.
"So cosa significa assistere all'omicidio di un familiare".
Certo, lei a 12 anni era presente  l'omicidio di suo padre.

Le accarezzo il polso con il pollice.
"Dimora di Londra?".
Chiede poi rimettendo il sorriso.
Possiede un bel modo per affrontare le cose.
Alza il suo sguardo fiero e sorride, sembra una regina, la sua corona vacilla ma non cade.
Io invece mi sono chiuso in una cassaforte di cui nessuno ha la chiave, una fortezza perché non ho mai voluto la corona che porto.

"Si. Sono un duca. Possiedo una dimora a Londra".
Nyx schiude le labbra sul punto di dire qualcosa ma poi impallidisce e guarda un punto oltre la mia spalla.
Mi volto e vedo un uomo dai capelli castani che esce dalla porta a vetri del MC.
Chi cazzo è?
Si volta e punta lo sguardo verso il nostro tavolo.

"Non lo fissare!". Mi rimprovera Nyx ed io torno a guardare lei.
È agitata.
"Qualcosa non va Bambi?". Le chiedo.
"N-no". Balbetta asciugandosi il sudore dalla fronte con il palmo della mano.
"Sicura? Perché sei dello stesso colore dei cadaveri, sudi e hai le pupille dilatate dalla paura".
Spiego.
Lei mi fissa in silenzio, posso quasi vedere le rotelle del suo cervello in azione.

"È il mio ex, Bash".
Dice infine.
Cosa cazzo le ha fatto per suscitare il lei una tale reazione?
Già lo odio sto coglione.

"Comunque". Dico per cambiare argomento.
"Li hai visti i documenti di Apollo?".
Scuote la testa.
"Perché?"
"Perché non sono documenti".

Heartless: Dinastia VendettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora