10 - And i used to say, "Never say never"

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Alison

Entro in classe con due ore di sonno in corpo. Ieri, dopo aver passato tutto il giorno a guardare Gossip Girl in compagnia di Trisha e Stella, mi sono dedicata a una bella sessione di studio.

Tra il gala e tutto ciò che sta succedendo nell'ultimo periodo, sto tralasciando lo studio e vorrei evitare di farmi sbattere fuori proprio ora che mi sono lasciata tutto alle spalle.

Mi dirigo verso uno degli ultimi banchi intenta a starmene sola per una volta, ma a quanto pare la fortuna non è dalla mia parte.

Infatti, due minuti dopo, Edward entra in classe con la sua solita aria spavalda, e come sempre a maniche corte.

<<Prima o poi ti prenderà una polmonite, lo sai vero?>> lo stuzzico vedendo che sta prendendo posto accanto a me.

Com'è che dicevano? Il buongiorno si vede dal mattino? A me non sembra proprio.

<<Sei la prima a dirmelo, sai? Forse ti preoccupi per me>> dice sorridendo.

Maledetto lui e quel suo sorrisetto del cavolo.

<<Nah, è solo per avvertirti che non mi prenderò cura di te e che dovrai stare a cinque metri di distanza da me>> gli comunico ricambiando il suo sorriso.

In quel momento, il professor Barley entra in aula, seguito da un ragazzo.

Mi sembra di averlo già visto...

<<Ragazzi, buongiorno. Oggi, come avete potuto vedere, vorrei presentarvi un nuovo studente: Lucas Donovan. Lui ha già precedentemente studiato a Yale, ma si è voluto trasferire a New York e perciò ha dovuto cambiare università>> dice il professore, mentre il ragazzo sorride.

Ecco dove l'ho già visto! Era al gala di giovedì.

Vedo Edward digrignare i denti e guardare il nuovo arrivato.

Già dal gala, avevo capito che non gli andasse molto a genio questo Lucas. Quando gli ho chiesto chi fosse, lui mi ha risposto malissimo, perciò ho evitato di fare altre domande per farlo incazzare ulteriormente. Avevamo passato una bella serata e all'improvviso la sola vista di questo tizio lo ha reso schivo e incazzato. Che si conoscano già?

Questo è ovvio Alison, altrimenti non si sarebbero chiamati per cognome.

Persa nei miei pensieri, non mi accorgo subito del richiamo del professore.

<<Scott, sarà lei a mostrare la scuola al nuovo studente. Gli mostrerai le classi e gli dirai tutto ciò che c'è da sapere prima di iniziare questo corso. Se la sente?>> mi chiede lui incrociando le braccia al petto.

<<Certo>> rispondo sicura.

<<Perfetto. Signor Donovan, inizierà le lezioni da domani. Adesso la signorina Scott l'accompagnerà per un breve giro della scuola. Voi altri, aprite il libro a pagina 282>> dice il professore, liquidando me e Lucas con un semplice cenno.

Quando mi alzo per dirigermi verso la porta dell'aula, una mano mi prende pr il braccio. È Edward.

<<Sta' attenta>> dice solamente, con lo stesso sguardo glaciale di prima.

E io esco dalla classe con uno strano nodo alla gola.

<<... Questi sono gli orari delle lezioni. Il weekend ci è dato il permesso di uscire, ma per farlo bisogna comunicarlo in segreteria. Tutto chiaro?>> mi volto verso Lucas, che mi fissa sorridendo.

Ma tutti io li vado a trovare?

<<Chiarissimo>> risponde lui.

Vedendo che mi guarda in modo strano, comincio a camminare verso l'aula con lo sguardo perso. O almeno finché non mi imbatto in Edward, finendo con la faccia contro il suo petto e, inavvertitamente, inspirando il suo profumo. Lui mi tiene ben salda per la vita evitando l'impatto del mio didietro contro il terreno.

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