Capitolo 7: Più spazio, più sollazzo

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Nel grande libro delle piante, c’è una voce che recita: “Edera: Rampicante simpatico solo se sei un muro di pietra o un albero con pazienza zen”. Il suo motto, se ne avesse uno, sarebbe probabilmente: “Più spazio, più sollazzo”.

Quali piante abbinare all’edera?

L’edera non è una di quelle piante che si fa problemi. Si espande, si arrampica, si contorce su qualsiasi superficie trovi, sia essa un muro, una recinzione o un albero che non sa come dire di no. Ma, se proprio volessi cercare di farla socializzare con altre piante, consiglio qualcosa che non sia intimidito dalla sua personalità “espansiva”. Pensa a piante robuste, come le felci o l’hosta 'Mama mia' (piante da ombra). Sono il genere di amici che si limitano a scrollarsi le spalle e dicono: “Va bene, fai pure come vuoi”.

Nota dell’autore: Non abbinate mai l’edera con piante delicate come la lavanda o il rosmarino. Sono piante con una sensibilità artistica e l’edera tende a parlare troppo forte, a fare troppo rumore di foglie. Potrebbero risentirsi.

Quante volte va innaffiata l’edera?

Non finirò mai di ripeterlo. L’edera è come quel tuo amico che dice di non avere bisogno di molto, ma lo fa con un certo tono che ti fa capire che, in realtà, apprezza qualche attenzione. Se vive in casa, un’innaffiata a settimana va bene. Ma se è fuori, a godersi il clima (e a cercare di conquistare la recinzione del vicino), basta lasciarla a madre natura, a meno che non ci sia una siccità. In quel caso, potrebbe guardarti con quel tipico sguardo da pianta che dice: “Amico, un po’ d’acqua non mi farebbe male”.

Quando si pota l’edera?

Potare l’edera è come dire al tuo gatto di smettere di graffiare il divano. Sai che lo farà comunque, ma almeno ci hai provato. La potatura ideale è due volte l’anno: una volta in primavera, quando ha appena iniziato a espandersi come un adolescente in crescita, e un’altra volta in autunno, per darle un po' di disciplina prima che arrivi l'inverno. Non preoccuparti, non ne farà un dramma. L’edera si riprende sempre. Probabilmente con vendetta.

Quanta acqua vuole l’edera?

C’è una regola d’oro quando si parla di edera: se il terreno è asciutto, l’edera sta pensando: “Ehi, qui qualcuno si è dimenticato di me”. Ma non eccedere. Un po' d'acqua regolare è perfetto, come il caffè per chi ama il brunch: non troppo, ma abbastanza per tenerti sveglio. Se non sei sicuro, tocca il terreno: se è umido, l’edera è felice. Se è secco, l’edera potrebbe iniziare a progettare un colpo di stato.

Come ottenere nuove piante di edera?

Ah, la clonazione vegetale, uno dei misteri più affascinanti del mondo delle piante! Ottenere nuove piante di edera è incredibilmente semplice. Prendi un paio di forbici (quelle piccole da potatura, non quelle per la carta), taglia una porzione di stelo con qualche foglia e mettila in acqua o direttamente in terra umida. Entro poche settimane, quella piccola pianta avrà radici e si trasformerà in una nuova, ambiziosa conquistatrice di giardini.

*Nota dell’autore: Assicurati di avere abbastanza spazio per le tue nuove piantine, altrimenti potresti ritrovarti con un vivaio che assomiglia più a una foresta pluviale tropicale. E, come ogni buon conquistatore, l’edera non accetta confini con leggerezza.

In conclusione, l’edera è la pianta che tutti vorrebbero: indipendente, resistente e con una certa inclinazione alla conquista. Abbi cura di lei, ma non troppo, altrimenti potrebbe finire per gestire il tuo giardino meglio di te.

PROMESSE E RAMI D'EDERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora