I giorni sono diventati settimane, e con il passare del tempo, ho iniziato a sentirmi sempre più a mio agio in questa nuova città. Ho continuato a conoscere meglio Marta, Luca, Giada e il resto del gruppo. Abbiamo condiviso risate, segreti e piccoli momenti che hanno reso le giornate più luminose.
Forse non avevo ancora trovato esattamente il mio sogno, ma ero sulla strada giusta, e sapevo di non essere sola in questo viaggio.
Alla festa di venerdì, alla quale Marta mi aveva invitata, sono decisa a stare un po' in disparte, e anche se non ero particolarmente entusiasta, voglio fare uno sforzo per adattarmi. Mentre mi muovo tra la folla chiassosa, decido di prendere una boccata d'aria fresca e mi dirigo verso il balcone.
Quando arrivo, trovo Leo appoggiato alla ringhiera, immerso in una conversazione animata con un gruppo di amici. Ho sentito Marta parlare di lui con gli invitati, a quanto pare è molto popolare.
Indossa una giacca di pelle e ha un'aria di sicurezza che sembra quasi teatrale. Il suo comportamento è evidente a tutti: è il centro dell'attenzione e non ha paura di esprimere opinioni forti.Proprio mentre mi avvicino, Leo fa un commento ad alta voce, rivolto a una ragazza del gruppo. "Ma guarda un po', questa serata è davvero interessante, ma tu, con quel sorriso, potresti illuminarla ancora di più!" dice con un tono che mi sembra un po' eccessivo.
La ragazza, visibilmente infastidita, cerca di ignorarlo e si allontana. Io, cercando di non farmi notare, sto per entrare dentro quando Leo mi avvista e si avvicina con un'energia travolgente.
"Ehi, ciao! Non ti ho ancora vista qui. Sono Leo," dice, con un sorriso eccessivamente affettuoso, mentre allunga una mano verso di me.
"Ciao, sono Mira," rispondo, cercando di mantenere la calma. Il suo approccio diretto mi mette a disagio.
Leo, non sembrando nemmeno minimamente impressionato dalla mia risposta, continua. "Mira, eh? Nome affascinante. Non sei come le solite ragazze che incontro alle feste. Di solito sono tutte così... prevedibili. E tu? Che cosa ti rende diversa?"
Mi sento subito infastidita dal suo tono presuntuoso. "Beh, Leo, se sei abituato a trattare le persone come se fossero solo un intrattenimento per te, allora probabilmente non capisci cosa significa davvero conoscere qualcuno. Sono qui per prendere un po' d'aria, non per essere giudicata," rispondo con fermezza.
Leo rimane sorpreso dalla mia risposta. Gli amici intorno a lui si scambiano sguardi di incredulità. Non è abituato a incontrare qualcuno che risponde così chiaramente alle sue avances.
"Wow, non mi aspettavo una risposta del genere," dice, sorpreso ma con un accenno di ammirazione nel sorriso. "Sei decisamente diversa da quello che mi aspettavo. Mi piace. Dovremmo parlare di più, Mira."
"Magari in un'altra vita," rispondo. "Buona serata, Leo."
Mentre mi allontano verso l'interno della casa, sento gli sguardi curiosi degli amici di Leo. Il suo comportamento, sebbene ancora sicuro, sembra essere stato smorzato dalla mia risposta decisa. Nonostante l'inizio imbarazzante, qualcosa nel nostro scambio sembra aver acceso una scintilla di interesse in entrambi.
Nei giorni seguenti alla festa, Leo continua a fare la sua parte nel flirtare con me ogni volta che ci incrociamo. Nonostante il mio iniziale desiderio di mantenere le distanze, non posso fare a meno di notare il suo interesse persistente. Ogni volta che lo vedo, cerca di avvicinarsi con un sorriso malizioso e un commento ingombrante.
Durante una pausa tra le lezioni, mi trovo seduta da sola in un angolo della biblioteca, immersa in un libro. Improvvisamente, Leo appare accanto a me, con la sua solita energia travolgente.
"Ehi, Mira, che fai qui da sola?" chiede, appoggiandosi sul tavolo e guardandomi con un sorriso che mi fa sentire subito a disagio.
"Sto studiando," rispondo, cercando di concentrarmi di nuovo sul libro. "E tu?"
"Beh, sono venuto a cercarti," dice Leo, con un tono che trasuda disinvoltura. "Non posso fare a meno di pensare a quanto sei interessante. Non è da tutti rispondere a uno come me con tanta grinta."
Provo a ignorarlo, ma Leo non si ferma. "Hai mai pensato di fare qualcosa di diverso, magari uscire a prendere un caffè con me? Potrebbe essere interessante."
Sospiro, irritata ma anche divertita dalla sua insistenza. "Leo, non credo che siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Preferisco concentrarmi su quello che devo fare."
Leo non sembra scoraggiato. "Sai, Mira, le persone che di solito non sono interessate, in realtà lo sono più di quanto pensino. Sei davvero un enigma per me."
Mi costringo a mantenere la calma e mi giro verso di lui. "Mi dispiace, ma non mi interessa. Ho altre priorità."
Leo alza le mani in segno di resa apparente, ma il suo sorriso rimane. "D'accordo, d'accordo. Ma sappi che, se cambi idea, sarò qui. Non mi arrendo facilmente."
Nonostante il suo comportamento invadente, c'è qualcosa di affascinante nella sua persistenza e nel suo modo di flirtare. Le sue parole mi fanno riflettere e, nonostante le mie risposte fredde, non posso fare a meno di chiedermi se forse c'è qualcosa di più sotto la superficie.
STAI LEGGENDO
L'echo di un battito
RomanceAppena trasferita in una nuova città proprio l'ultimo anno di liceo, Mira, conosce per caso Leo, il ragazzo più popolare e affascinante della scuola. Presto, ciò che parte con il piede sbagliato, si trasforma in qualcosa di più profondo. Tra momenti...