"Un magico Natale"

0 0 0
                                    

Dopo il ritorno dalla gita, la vita ha ripreso il suo ritmo abituale, ma l'aria natalizia si fa sentire ovunque. Le strade della città sono piene di luci colorate, le vetrine brillano di decorazioni festive, e l'eccitazione tipica di questo periodo è palpabile. Anche a scuola l'atmosfera è più rilassata, tutti parlano delle vacanze in arrivo e degli ultimi preparativi.

Io, invece, mi ritrovo spesso a riflettere sugli ultimi giorni trascorsi. Quella gita, che sembrava solo un'occasione qualsiasi, si è rivelata un momento importante. Il mio rapporto con Leo è cambiato in un modo che non mi aspettavo. C'è una nuova intimità tra noi, una complicità che va oltre le parole. Non ne abbiamo ancora parlato di ciò che è successo, sento che c'è qualcosa di diverso, più profondo, ma senza un nome.

Le vacanze di Natale si avvicinano rapidamente, e anche se tutti sembrano più rilassati, io mi sento un po' nervosa. Da quando siamo tornati dalla gita, io e Leo non abbiamo avuto molto tempo per parlare da soli, e questo mi lascia un senso di incertezza.

Un pomeriggio, mentre sto raccogliendo le mie cose dall'armadietto, Leo mi sorprende. "Ehi, hai un attimo?" mi chiede con quel suo sorriso un po' sfacciato che mi fa sempre battere forte il cuore.

"Certo," rispondo, cercando di non sembrare troppo entusiasta.

"Stavo pensando... visto che tra poco è Natale, ti andrebbe di fare una passeggiata al mercatino di Natale? Potremmo prendere qualcosa di caldo da bere e fare due chiacchiere."

L'invito è semplice, ma sento una piccola scintilla di felicità accendersi dentro di me. "Mi sembra una bella idea," dico, cercando di mantenere la calma.

Quella sera, ci ritroviamo al mercatino di Natale. Le bancarelle sono piene di dolciumi, artigianato e oggetti natalizi, e l'aria è intrisa del profumo di caldarroste e vin brulé. C'è un'atmosfera magica, resa ancora più speciale dalla neve che inizia a cadere leggera.

Camminiamo tra le bancarelle, chiacchierando di tutto e di niente, come due amici che si conoscono da sempre, ma con quella tensione sottile che cresce tra noi. Ogni tanto ci scambiamo sguardi, piccoli sorrisi, come se stessimo costruendo un mondo tutto nostro in mezzo alla folla.

Ad un certo punto, Leo compra due tazze di cioccolata calda da una delle bancarelle. "Tienila, è per scaldarti le mani," dice, porgendomene una.

"Grazie," rispondo, accettando la tazza con un sorriso. Mentre sorseggio la cioccolata, sento il calore diffondersi in tutto il corpo, non solo per la bevanda, ma per la presenza di Leo accanto a me.

Continuiamo a camminare fino a quando troviamo un piccolo angolo tranquillo, lontano dalla confusione del mercato. Ci fermiamo lì, osservando la neve che continua a cadere.

"Mira," dice Leo, rompendo il silenzio. "C'è qualcosa che volevo dirti da quando siamo tornati dalla gita, ma non trovavo mai il momento giusto."

Mi giro a guardarlo, sentendo il cuore che mi batte un po' più forte. "Cosa volevi dirmi?" chiedo, cercando di mantenere la voce calma.

Leo fa un respiro profondo, come se stesse cercando le parole giuste. "Durante la gita..."

Mi sento il viso arrossire, e abbasso lo sguardo sulla mia tazza di cioccolata calda. Non so cosa dire.

La neve continua a cadere intorno a noi, e in quel momento, con Leo accanto a me, tutto sembra perfetto, ma quando ormai Leo sembrava star per far uscire le parole giuste...
un uomo vestito da Babbo Natale si avvicina a noi. Ha una barba finta decisamente fuori posto e un sacco a tracolla, che sembra pieno di piccoli oggetti luccicanti.

"Buonasera, giovani!" esclama con un tono esageratamente allegro. "Volete comprare dei bellissimi bracciali per Natale? Portano fortuna!"

Io e Leo ci guardiamo, sorpresi da questa strana apparizione. Lui trattiene un sorriso, ma non resiste a lungo, e alla fine scoppia a ridere. Il suo riso è contagioso, e prima che me ne renda conto, anche io sto ridendo a crepapelle.

L'echo di un battito Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora