Siamo da poco tornati dall'ufficio della preside.
Sono in camera mia distesa sul letto a pensare a ciò che ci ha detto, cioè che a quelle come noi si chiamano gemme e abbiamo un potere più sviluppato delle altre streghe, che di noi ne esistono solo poche in circolazione e tutti ci voglio perché valiamo un sacco. E quando noi gli abbiamo chiesto come faceva a saperlo lei ci ha guardate e ci ha risposto: vi ho sempre seguite da quando eravate piccole, ho fatto in modo che i vostri destini si incrociassero e ho cercato di farvi venire in questa scuola cosicché vi proteggessi e ovviamente i vostri genitori sanno tutto e da quel che so anche voi ne sapete qualcosa.
Sinceramente ci sono rimasta di sasso non me lo sarei mai aspettata che lei sapesse tutto, comunque prima l'ho raccontato a mio fratello e anche lui sapeva tutto. Ma io dico una farlo sapere alla persona interessata no è?!. Che rabbia!.
Ho deciso che andrò a farmi una passeggiata visto che non ce la faccio più a stare rinchiusa in una stanza, quindi mi alzo, mi faccio una doccia veloce e mi vesto con camicia smanicata e jeans corti e nike basse. Prendo il cellulare ed esco dalla camera ma non prima di aver salutato mio fratello intento a farsi un bagno.
Appena sono arrivata nel giardino mi sono sdraiata sull'erbetta fresca, il sole mi accarezzava la pelle lasciandomi un dolce tepore. È una bellissima giornata e speriamo continui così. Ad un certo punto sento una presenza in più e uno sguardo che punta su di me con insistenza. Che palle chi è che rompe ora?.
-Te la smetti di guardarmi così mi consumi, sennò mi fai una fotografia che dura di più-sentii una risata roca provenire alle mie spalle.
-Non sapevo che oltre a carina eri anche molto divertente-
-Oh cazzo mi dispiace-dissi aprendo gli occhi chiusi precedentemente e cercando di alzarmi senza la delicatezza di un efelante, come direbbe la mia amica.
-Oh no tranquilla stai pure giù non ti volevo disturbare-
-Ti vuoi aggiungere?-
-Molto volentieri, grazie-
Si stese accanto a me con le braccia incrociate dietro la testa. Stemmo in silenzio per qualche altro minuto quando lui decise di aprir bocca.
-Che ci fai qui tutta sola?-
-Avevo bisogno di pensare-
-A che cosa? se posso sapere-
-Alla mia vita o perlomeno a come credevo che fosse ma invece non è-
-Spiegati non credo di capire-
-Prima pensavo che i fatti successi nella mia vita fossero tutti casuali mentre ora so' che erano tutti programmati neanche fossi un robot-nel dirlo mi scese una lacrima solitaria.
Lui si girò a guardarmi e allungò una mano per asciugarmela.
-Possiamo parlare di altro per favore?-
-Come vuoi, allora stasera ci sarà una festa nella stanza più grande dell'accademia vieni?-
-L'idea è allettante, ok ci sto, a che ora?-
-Dalle 22 in poi-
-Ok, allora ci vediamo lì-dico alzandomi.
-Certo, a stasera-si alza ance lui e mi da un bacio sulla guancia. Dio come è bello.
POV di Syria
Dopo essere tornate dalla preside ho deciso di farmi un bagno rilassante.
Appena entro nella stanza vedo Nathan che sta comodamente disteso sul divano a poltrire, mamma mia quanto è bello, mi avvicino un po' per vederlo meglio.
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noi, le gemme
Fantasyquesta storia parla di due amiche che dovranno affrontare un'avvenuta, con tanto di amore e delusioni. spero davvero che piaccia, ci ho messo tutto l'impegno possibile. baci Mel