Nel regno di Arcanis, Rowan è il prossimo erede al trono della dinastia dei Nightshade. Astrid Stormblade è stata chiamata dal palazzo reale per coprire il ruolo di guardia del corpo del principe, essendo abile con la spada, l'arco e nel combattimen...
Sono diretta verso casa dopo aver fatto compere al mercato, fortunatamente il vestito di oggi non è fastidioso come gli altri che mi ha fatto indossare mia madre e rispecchia molto l'area in cui vivo. L'abito è di un colore verde muschio che cade fino alle caviglie, ha una semplice scollatura a cuore e le maniche si fermano fino al gomito, una cintura di cuoio mi incornicia la vita e la gonna è formata da alcuni strati leggeri con dei ricami di foglie sul bordo che ondeggia ad ogni passo che faccio e ai piedi ho i miei soliti stivali con un po' di tacco per slanciarmi la figura.
Sono davanti alla porta in legna di casa mia e noto una carrozza vicino a essa.
Come si trova qui una carrozza?
Apro lentamente la porta di casa e trovo di schiena due uomini che stanno conversando con i miei genitori. Allo scricchiolio della porta tutti si girano verso la mia direzione, appoggio sul tavolo il cesto con le cose che ho comprato imbarazzata.
Ora che sono più vicini e di fronte a me li vedo meglio. Il più alto e sicuramente il più grande, si nota dal filo di barba che ha in viso, ha dei capelli neri come i miei e degli occhi azzurri incorniciati da due sopracciglia aggrottate, non so se è arrabbiato, infastidito o semplicemente è la sua espressione normale ed è anche abbastanza intimidatoria, invece quello che si trova accanto è decisamente molto più giovane, ha dei capelli marrone molto chiaro e degli occhi verdi, il suo viso è più rilassato ma comunque serio, ed entrambi hanno...l'uniforme reale.
Perché ci sono due persone che lavorano al palazzo reale qui a casa mia?
"Salve interrompo qualcosa?"
"Cercano te." dice di scatto mia madre.
Come? Cercano me?
"Lei è la signorina Astrid Stormblade?" dice l'uomo barbuto, ora che ci penso io quest'uomo lo conosco.. Ma certo! Tutti conoscono quest'uomo, è il generale dell'esercito del regno, Franz Kriegmar.
"Si, sono io." Ma cosa è venuto a fare qui?
"Bene. Mi presento, io sono il generale Franz Kreigmar." mi tende la sua mano che stringo a mia volta. " E questo ragazzo è Cedric Briarwood, il mio assistente." dice indicando il ragazzo accanto a lui che mi tende anch'egli la mano.
"Piacere, Cedric."
"Piacere." Ok si sono presentati ma questo non cambia il fatto che non so ancora perché sono qui.
"Siamo qui per informare lei e la sua famiglia che ha ottenuto il ruolo di guardia del corpo del principe erede al trono, Rowan Nightshade."
Sono completamente sbalordita da questa notizia assurda. Avevo mandato la richiesta per far parte delle guardie del palazzo o una cosa simile ma sono passati due anni e ormai avevo perso le speranze e ora il generale e un suo assistente si presentano alla mia porta, a casa mia, esclusivamente di persona per informarmi non solo di aver ottenuto un ruolo ma addirittura uno dei ruoli più importanti e impegnativi che mi potesse capitare, la guardia del corpo del futuro erede al trono! Rimango immobile dalla sorpresa.
"Si sente bene?"
"Si si è solo..una grande sorpresa." E lo è per tutti a quanto pare..
Quando passo lo sguardo sui miei genitori credo che mia madre stia per svenire, oh diamine, forse avrei dovuto parlarne con loro? Troppo tardi.
Almeno mio padre non sembra che mi voglia diseredare dalla famiglia. Sembra abbastanza..felice? Tranquillo? Orgoglioso? Non capisco. Lui è stato la ragione per cui ho deciso di farlo, mi ha addestrato per dieci anni e volevo mostrare al mondo che essendo una donna posso fare tutto ciò che voglio e a quanto pare sto per farlo veramente. So che non sarà facile ma ci riuscirò. Non mi sono preparata solo fisicamente per questo ci serviva anche una preparazione psicologica, cambierò ambiente, giornate, compagnia e di certo non è cosa da poco.
E ora cosa dovrei fare?
"Ehmm..quindi quando dovrei iniziare? O almeno quando dovrei partire?"
"Immediatamente." Oh, va bene. Per questo ero preparata.
"Mi scusi ma come? E i suoi bagagli? Ha bisogno di tempo." Si intromette mia madre, allora si è ripresa.
"Oh non preoccupatevi ho bisogno solo di un secondino." Salgo al piano superiore e raggiungo la mia camera, avevo pianificato questo momento se mai fosse arrivato e avevo già preparato una possibile valigia con vestiti, principalmente quelli che usavo per allenarmi perché non credo che indosserò gonne e corsetti no? Valigia, presa ora però devo levarmi questo vestito di dosso e riesco a infilarmi in meno tempo possibile un'uniforme che mi faceva usare mio padre, o almeno così la chiama. Non ha particolarità semplicemente nera e anche aderente devo dire con cintura e stivali. Non posso dimenticare la mia spada e il mio arco contenenti i miei fulmini, il mio asso nella manica.
Prima di uscire una volta per tutte dalla mia camera devo assolutamente portare con me il mio ciondolo di famiglia così potrò averla sempre con me anche se non fisicamente.
Varcata la soglia della mia stanza vado velocemente a salutare con un leggero bacio sulla fronte il mio fratellino Aron, si finalmente è arrivato il figlio maschio che tanto desiderava mio padre anche se forse leggermente in ritardo, mi dispiace non poterlo salutare come si deve ma devo partire subito e non voglio disturbare il sonno di un bambino di due anni.
Passo la mano tra i capelli del mio fratellino un'ultima volta e sussurro "Cresci bene, fratellino". Dopo questo saluto la malinconia di lasciare casa si fa sentire con tutta la fretta che ho avuto all'inizio non ho avuto il tempo di pensarci ma ormai quel che è fatto è fatto.
Scendo le scale con il mio bagaglio in mano e mia madre mi fissa incredula.
"Come hai fatto a prepararti così velocemente? E quella roba che indossi da dove l'hai presa?"
"Questa storia te la racconterò in un secondo momento mamma" le dico stringendola forte a me, si lo so non è stato un buon comportamento non dirle niente, troverò il modo per rimediare. Quando mi giro verso mio padre mi guarda orgoglioso e non aspetta a darmi un abbraccio ben stretto. "Mi raccomando, fatti valere e porta in alto il nome dei Stormblade come solo tu sai fare."
"Puoi starne certo papà"
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Generale Franz Kriegmar
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