3.L'arrivo a palazzo

15 6 10
                                    

ASTRID STORMBLADE

Lasciare la mia famiglia, la mia casa, il mio villaggio e le mie abitudini quotidiane così all'improvviso mi ha decisamente sorpresa e anche scossa, è stato tutto così..veloce?

Immaginate svegliarvi, prepararvi come fate ogni singolo giorno senza cambiare nessun passaggio, uscire per degli impegni giornalieri e quando tornate a casa trovate delle guardie del regno che vi dicono che avete avuto un ruolo da guardia del corpo e dovete immediatamente abbandonare tutto e andare nella capitale del regno, appunto a palazzo. Non vi sembra troppo? Si, lo so, ho fatto tutto io fin dall'inizio ma è stato due anni fa, ormai avevo perso le speranze in questo ed ero tornata alla vita "normale". Ma la cosa più strana di tutte ora che ci penso perché due anni? Come hanno fatto a metterci due anni a trovare quel misero foglio su cui ci sono scritte delle semplici informazioni personali? Non voglio pensarci per cortesia. Possono esserci miriade di motivi dai più stupidi ai più convincenti. 

-Possono aver letto che sono una donna e averlo abbandonato chissà dove. Che schifo. E poi qualcun con un po' di cervello non si è semplicemente fermato al mio sesso e dopo aver letto il mio "secondo dono" lo ha consegnato a qualcuno di superiore e sono venuti da me. Questa è una via di mezzo tra stupida e convincente.

Oppure che altro può essere accaduto?

-Non è stata notata ed è stata dimenticata? No eliminiamola. Per due anni? Impossibile. Questa è tra le stupide.

A un certo punto sento qualcosa sfiorarmi il braccio, forse meglio dire che qualcuno sta richiamando la mia attenzione. E' Cedric, l'assistente del generale che è seduto di fronte a me e lui è alla mia destra, siamo in una specie di carrozza e siamo partiti da due ore circa. 

"Tutto ok?"

"Si si ero solo immersa nei miei pensieri."

"A palazzo non hai nulla di cui preoccuparti, se avrai bisogno di qualcosa chiedi a me oppure..no chiedi solo a me." Credo stava per dire di chiedere anche al generale ma forse ha fatto bene a non terminare la frase.

"Chiaro e conciso."

Distrattamente lancio uno sguardo al generale che mi perfora con il suo sguardo gelido. Ok scusa, se mi spieghi cosa ho fatto per meritare questo sorrisino dolce ne sarei grata.

"Ti avviso che non sarai trattata diversamente solo perché sei una donna." Ecco perché quello sguardo.

"Non ho chiesto nessun trattamento speciale per la diversità del mio genere da quello delle altre guardie. Posso reggere benissimo un allenamento rigido senza lamentarmi."  Solo perché sono una donna, non vuol dire che sono "delicata" sono sicura che posso batterla qualche guardia là dentro. 

...

Mi sono addormentata e a un certo punto la carrozza si ritrova per aria per qualche secondo per poi ritornare violentemente per terra e allora mi sveglio di scatto leggermente spaventata. Che diamine è successo?

"Ti sei svegliata! Siamo arrivati." Come? Ma è impossibile! Da Silvaris alla capitale ci sono chilometri e chilometri di distanza, avremmo dovuto metterci quanto? Settimane? Sono passate a malapena tre ore.

Vedendo la mia faccia sbigottita, Cedric accenna un sorriso divertito.

"So cosa stai pensando, ho semplicemente usato il mio dono, tutto qui."

Giusto. I doni. Non essendo molto abituata ad utilizzare il mio me ne ero quasi dimenticata.

"Perché non lo hai utilizzato prima?"

"Perché sfortunatamente non posso usarlo quando voglio, l'ho utilizzato prima quando siamo arrivati a casa tua e devono passare minimo due o tre ore per utilizzarlo nuovamente."

"Devo dire che è utile, come si chiama?"

"Woodstride"

"Interessante.."

Scendiamo tutti dalla carrozza e prendo il mio bagaglio. Siamo proprio davanti al palazzo reale. Non trovo le parole per descrivere la bellezza di questa struttura, è maestoso!

Il palazzo reale sorge imponente tra una distesa di vegetazione rigogliosa, quasi come se la natura lo stesse lentamente reclamando. Le sue mura, alte e massicce, sono di un grigio freddo, quasi metallico, costruite con pietre levigate che riflettono una luce argentea sotto il sole. 

Intorno al palazzo, la natura è onnipresente: per qualche metro è presente solo una immensa distesa di erba per far ricadere tutta l'attenzione sul palazzo e poi cominciano a comparire alberi, arbusti e fiori qua e là. Nel punto in cui la pietra che costituisce il castello trova il terreno spuntano anche lì dei ciuffetti di erba e sono presenti anche dei cespugli pieni di magnifici fiori colorati in contrasto con il grigio dell'intero castello. Il palazzo sembra quasi nascere dal terreno stesso, come se fosse stato plasmato direttamente dalla terra e dai venti, un simbolo di potenza ma anche di connessione con la natura selvaggia che lo circonda.

L'insieme trasmette un senso di antica grandezza, ma anche di pace, come se fosse un rifugio nascosto in un mondo che, fuori dalle mura, può essere tumultuoso e pericoloso.

Non sono mai venuta qui, ad Aetheris, nella capitale. Ho solo sentito delle storielle di alcuni miei parenti che sono venuti qui, per lavorare a palazzo o semplicemente per fare un viaggio in tutto il regno. Sono letteralmente incantata.

"Entriamo?" La voce di Cedric distoglie la mia attenzione dal palazzo che stavo ammirando, mi guardo intorno e noto che siamo rimasti solo noi due, probabilmente il generale è entrato subito dopo essere sceso. Cominciamo bene.

E realizzo che ora dovrò incontrare la famiglia reale e da oggi dovrò stare con il principe tutto il giorni tutti i giorni. 

Adesso comincio a percepire un po' di ansia detto molto sinceramente, vedrò per la prima volta la famiglia reale, potrò incontrare il re Eldric Nightshade e la regina Vivienne Starcrest con i loro figli Rowan e Astoria! Che emozione! Ok ora più un misto di emozione, entusiasmo e ansia, angoscia. Respira Astrid. Andrà tutto bene, devi solo presentarti, loro ti spiegheranno cosa fare e nient'altro tanto devi passarci la tua intera vita qui no?

Ora devo essere il più seria possibile e controllare le mie emozioni.

Dopo un sospiro, rispondo finalmente a Cedric "Si andiamo."

Così oltrepassiamo entrambi l'enorme portone principale per incamminarci verso il luogo in cui ci sarà l'incontro.

Così oltrepassiamo entrambi l'enorme portone principale per incamminarci verso il luogo in cui ci sarà l'incontro

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.





I'LL PROTECT YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora