13 - DEAR LOLA

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"I walked out the front door,you said you didn't want me anymore,you meant that,you said it with your chest

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"I walked out the front door,
you said you didn't want me anymore,
you meant that,
you said it with your chest.

Caught me on a bad day,
they say I'll get over the trauma
but there's certain things that you just don't forget"
It's All Good, Khalid

24 aprile 2021, Montecarlo

Cara Lola,
se potessi tornare indietro nel tempo, giuro, lo farei senza indugiare oltre. Tu avresti salva la vita e io non mi odierei tanto, non a tal punto da non riuscire a puntare lo sguardo al mio riflesso per pura repulsione. Nei miei occhi è scritto il male che ho commesso e per il quale ti chiedo perdono ancora, pur consapevole che non potresti mai scagionarmi, sono colpevole, rea fino al midollo. Avrei dovuto lasciare che guidassi tu, quella maledetta sera. Non ho mai smesso di pensare che preferirei morire ora se questo significherebbe restituirti l'esistenza che ti ho strappato. Saresti qui, al mio posto. Forse avresti incontrato Daniel. Sono sicura che ti avrebbe amato e, soprattutto, tu l'avresti protetto. Ti saresti rifiutata di spezzargli il cuore, contrariamente a come invece ho fatto io, crudele, che mai ho saputo aver cura di ciò che vivo come facevi tu. Non ho mai dimenticato il sogno in cui mi sei apparsa, vestita di rosso, bella da perdere il fiato. Mi mostrasti il tuo mignolo destro e notai che recava, tatuato, il numero tre. Poco dopo ho, per la prima volta, parlato con Daniel in quel locale. Lo avevi previsto, sei stata tu a regalarmi i suoi sorrisi e il suo coloratissimo modo di fare. Perdonami, ho rovinato tutto. Ho torto doppiamente nei tuoi confronti e ho sbagliato anche con Daniel. Avrei dovuto farmi da parte sin dal principio, fargli capire che non avrei potuto amarlo, che non sono in grado e che è meglio che lui preservi il suo animo buono e rifugga dal far sì che si macchi di peccato come il mio, per colpa mia. Ti prometto che rimedierò al male che ho commesso. Non posso più averti accanto in vita, ovviare a questa constatazione sarebbe estasiante per me ma naturalmente impossibile. Forse, per questo, le mie scuse non saranno mai abbastanza e non ti biasimo. Nemmeno io stessa mi perdonerei, potrei giurarlo. Ho ancora però modo di risolvere con Daniel e ti prometto che, fosse l'ultimo gesto che mi resta da compiere, tenterò finché non sarò sicura di aver ottenuto da lui la redenzione. Intanto, ti prego di vegliare su Max. Quando mi ha accarezzato le mani, ho sentito il suo dolore. Non ho ancora intuito, credimi, la natura del male che lo tormenta e lo sfinisce ma so che ha bisogno di un angelo che possa proteggerlo e guidarlo e tu, Lola, sei la migliore. Mi chiedo se mai anch'io riuscirò ad essere d'aiuto per lui, dopotutto glielo devo e so che se tu scegliessi di non lasciarmi mai sola, ci riuscirei. Ti voglio bene, Lola. Mi manchi tremendamente.
Tua per sempre, Wave

Le parole di Wave macchiano d'inchiostro il foglio bianco che ora ripiega accuratamente e ripone in tasca.

Un brivido di freddo sembra smuoverle le vertebre, nonostante sia il ventiquattro di aprile. Indossa quindi la giacca e con cura incastra i bottoni nelle asole.

CALL OUT MY NAME - Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora