3 - ANGELS 'N DEMONS

450 32 64
                                    

"I've been asleep so long,I'm so far away

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"I've been asleep so long,
I'm so far away.
Visions I see are strong,
I hear what they say"
Red Desert, 5sos

22 novembre 2020
Wave non sognava da tempo. Per quanto le possa sembrare assurdo a pensarci adesso, le sue visioni notturne sono sempre state per lo più incubi da cui le pareva impossibile liberarsi.

Cadeva nel vuoto e si tingeva tutta del nero della sua stessa anima. Il buio le metteva paura quanto l'assenza di pienezza nel suo essere, si sentiva come se avesse potuto raggiungere la completezza solo nutrendosi di incubi.

Temeva la solitudine, il pericolo e la morte che le appariva in sogno come per rapirla e trascinarla con sè negli inferi. La sensazione terribile che le stringeva lo stomaco in una morsa, provocandole sempre più dolore e tormento, sembrava in parte placarsi solo una volta che Wave spalancava i suoi occhi azzurrissimi sul mondo racchiuso nella sua camera, nel vecchio appartamento al confine con la Francia che condivideva con Lola.

Le pupille chiare le si riempivano di una serenità che di solito le era estranea e il sollievo sopraggiungeva tra le sue paure per trarla in salvo, per toglierle gli abiti neri e per vestirla di un bianco casto.

Wave si sentiva benedetta ma il cuore le batteva ancora velocissimo nel petto, tracce di paura restavano intrappolate tra atri e ventricoli, scorrevano immerse nel sangue di vene e arterie, giungevano ai polmoni, le toglievano il respiro.

Non sapeva come liberarsene perchè gli incubi restano visioni nel sonno ma ricordi nella realtà, apparizioni che nel buio della camera si concretizzavano in forme contorte.

Wave aveva paura di chiudere gli occhi e di tenerli aperti, allo stesso modo, in entrambi i casi, perchè temeva la realtà inesistente degli incubi proprio come quella che le si parava davanti una volta sveglia.

Il suo era un bisogno disperato di ricadere in una sorta di rapimento mistico, l'estasi necessaria e sufficiente per allontanarla dalla perdizione, dalla sua contorta personalità e dalla sua anima dolorante.

Wave si sentiva persa in un deserto di sabbia e desolazione, nessun miraggio, nè oasi da cui abbeverarsi.

Poi, improvvisamente, le fauci le si inumidivano, la sensazione di secchezza sembrava annullarsi di colpo, smetteva di avere sete.

Era salva.

Si voltò verso destra, rigirandosi tra le lenzuola bianche del letto, e vide l'angelo della sua redenzione, la via della salvezza.

Lola dormiva assopita, facendosi piccola tra le coperte, incarnazione dell'innocenza e della purezza, libera dalla macchia del peccato.

CALL OUT MY NAME - Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora