capitolo 8

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"grazie" mi sorride lui.

partiamo in direzione ristorante.

io sto un po' al telefono.

"tutto bene?" mi chiede il pilota.

"si, sto rispondendo ai messaggi di congratulazioni" rispondo.

"beh te le meriti" dice.

io sorrido.

appena arriviamo davanti al ristorante non posso credere hai miei occhi.

non per la particolare bellezza del locale, c'è si: è molto bello, ma per le due immense rampe di scale che dovrò fare con i tacchi.

"oh cazzo"

"che c'è?" mi chiede charles spegnendo la macchina.

"scale e tacchi alti non vanno mai d'accordo" dico.

faccio per togliere le scarpe, ma il pilota mi ferma.

scende dall'auto e chiude la portiera, poi corre dal mio lato apre la portiera e mi porge la mano che io afferro e scendo dalla macchina.

"grazie" dico.

lui mi porge il braccio.

gli sorrido.

metto un braccio intorno al suo e una mano sul suo avambraccio.

lui chiude la mia portiera e poi la macchina.

aspettiamo lando e pierre, poi iniziamo la nostra salita.

"ohh pure i fiori ti ha portato!" esclama lando.

"smettila land" dico.

"come va?" mi chiede charles a metà del percorso.

"bene, non mi fanno poi così male... grazie charl"

arrivati all'entrata del ristorante troviamo anche carlos.

"finalmente! sono ore che vi aspetto" dice.

"scusa carlitos, come al solito è colpa di lando" dico.

"grazie eh, scaricate sempre la colpa su di me" dice l'inglese.

entriamo nel ristorante e ci sediamo al nostro tavolo.

"dopo cena che facciamo?" chiede carlos.

"andiamo in quel locale bellissimo che abbiamo visto l'altro giorno?" chiede charles.

"si è pazzesco" dice lando.

"wow calma tutti" dico.

"volete andare a ballare?" chiedo.

"già, dov'è il problema?" mi risponde lan.

"le mie scarpe e il mio vestito...non posso venire a ballare così mi devo cambiare" dico.

"in realtà è perché non sai mangiare e ti sporcata" dice charles.

"non è vero!" esclamo.

si, è vero.

"che bella camicia bianca che hai charles" dico.

"non ci provare" dice il pilota prevedendo la mia azione.

"vabbè facciamo così: charles l'accompagni a cambiarsi e noi andiamo al locale" dice carlos.

"va bene" dico.

finita la cena seguiamo i piani di carlos.

arrivati in hotel io entro nella mia stanza seguita da charles.

apro l'armadio e guardo un po' i vestiti.

"non so cosa mettere" sbuffo.

il pilota si alza e mi affianca.

breccia nella mia apatia// charles leclerc Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora