𝑪𝑨𝑷𝑰𝑻𝑶𝑳𝑶 𝑺𝑬𝑪𝑶𝑵𝑫𝑶 .

150 18 210
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

𝐀𝐑𝐄𝐒 ──

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

𝐀𝐑𝐄𝐒 ── .✦

« Io potrei guidarvi tutti in modo decisamente migliore. » la voce di Poseidone era un concentrato di veleno che Ares preferiva lasciarsi scivolare addosso. Le sue mani correvano sul fucile a doppia canna che aveva scelto. Non era assolutamente sicuro che avrebbe funzionato, anzi era più propenso a credere che la bestia non sarebbe rimasta ferita da alcuno dei suoi colpi.

Era più probabile che sarebbe stato Poseidone, quello ad ucciderla. Con tutte le fontane che c'erano, aveva acqua a sufficienza per usare al meglio i suoi poteri. Beh, come tutti loro. Quella villa sembrava fatta apposta per permettere loro di allenare le loro peculiarità. Zeus aveva do certo pensato a tutto.

Se non fosse stato per l'aspetto pittoresco, le risate e la piena libertà di decidere quando allenarsi o no, gli avrebbe quasi ricordato un campo di addestramento. Scosse la testa, non doveva pensare a quello, non era assolutamente necessario e l'avrebbe solo distratto. E in quel caso, la distrazione significava una cosa soltanto, morte certa.

Sua, e dopo anche dei suoi... compagni. Si, quello era il termine esatto.

« Sei inquietante quando ti perdi nei tuoi pensieri. » gli disse Poseidone, che si era avvicinato troppo per i suoi gusti. Johan lo guardò schifato, girando il viso. Poi, abbassò lo sguardo, notando come il fucile, che stringeva tra le mani come se fosse pronto a sparare, spingeva contro l'addome di Poseidone.

« Io eviterei di star così vicino alla canna del fucile, se fossi in te. Non sia mai dovesse partirmi un colpo, non vorrei che questo bel giardino si macchiasse do altre budella oltre a quelle della Chimera, e poi, per quanto Zeus ti odi, dubito che ti voglia morto, non ora almeno. Gli servi vivo. »

« Sono così sicuro da mettermi davanti alla canna perché so che non mi spareresti mai, dopotutto Monsieur Fulmini e Saette ci ha espressamente richiesto di non ammazzarci a vicenda. E tu non disubidiresti mai al tuo capo, vero, amico mio? »

Ti sta solo stuzzicando. È solo un idiota che non ha nient'altro da fare se non infastidirti, non devi reagire. Mantieni la calma. Si disse lui, fissandolo con uno sguardo più che truce. Sarà, ma almeno io mi impegno veramente per il bene della missione, a differenza di qualcun altro qui presente. ribatté.

𝐄𝐏𝐈𝐂   ★   applyficDove le storie prendono vita. Scoprilo ora