04. Il Terzo piano

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ELLEN BILSON

Venerdì

«Vestito nero stile Katherine Pierce ma senza maschera, o l'abito blu da Caroline Forbes?»

Red tiene i due vestiti, uno in ogni mano, osservandosi allo specchio della nostra camera.Uno corto, l'altro lungo.

Le lancio un'occhiata di sottecchi «non ho mai visto The Vampire Diaries»

«Non credo di aver capito, potresti ripetere?» la sua voce si fa seria mentre si stacca dallo specchio per fissarmi, e capisco di essere una ragazza morta.

«Al posto di parlare di serie TV, ripetimi come sei finita a un appuntamento con Trey Carter?» cambio argomento.

Red torna a voltarsi verso il suo riflesso con un sorriso che le illumina il volto «mi ha invitata a cena fuori in un posto molto elegante»

Mi alzo dal letto avvicinandomi a lei con un'espressione decisamente scettica.

Lei, notando il mio atteggiamento attraverso lo specchio, fa incontrare i nostri sguardi. «Avanti, Elly, sputa il rospo» mi intima con voce dolce.

«D'accordo, non ti sembra strano?» domando, prendendo una spazzola dalla scrivania accanto e iniziando a pettinarle i capelli ramati. «Trey è il tipo di ragazzo che cambia donna ogni giorno. E ora di punto in bianco si interessa a te, ti sta dietro da una settimana e poi ti invita fuori? Qualcosa non quadra»

Red si gira lentamente, con una calma disarmante, interrompendo il mio momento da parrucchiera. «Dopo il mio compleanno ci siamo scritti ogni giorno. Lui è gentile con me. Forse vuole dare un taglio a quella vita e cercare una relazione stabile»

Non voglio spegnere le sue speranze con i miei dubbi infondati. Forse ha ragione lei, ma qualcosa in questo cambiamento così svelto continua a suonarmi insolito.

«Fai solo... attenzione» concludo, senza riuscire a nascondere del tutto la mia diffidenza.

Lei, improvvisamente euforica, si volta nuovamente verso lo specchio con un sorriso radioso «E tu? Non hai niente da raccontarmi?»

Aggrotto la fronte, confusa. «Di cosa parli?»

«Non fare la finta tonta, Elly. Come sta andando con stranger7?»

Mi irrigidisco, avvertendo la tensione percorrermi le spalle. Un flashback di sabato mi assale: Ember, in bagno, ha visto chi mi ha mandato quell'email, ma non l'ha letta.

E adesso? Dovrei mentirle? O dire la verità?

Non voglio coinvolgerla in questa storia, soprattutto ora che sembra così felice della sua nuova conquista. Eppure, non voglio neanche mentirle: Red è l'unica persona che, in poco più di un mese, ho iniziato a considerare un'amica.

E sento un disperato bisogno di qualcuno con cui confidarmi, ridere e parlare, come fanno le vere amiche.

Scuoto leggermente la testa, cercando di minimizzare. «Non mi ha più scritto»

In un certo senso è la verità.
Non è del tutto una bugia.

Da quel giorno, non ho più ricevuto nulla. Ogni tanto aggiorno ancora la posta, cercando segni della sua sparizione o di un possibile ritorno.

Red spalanca la bocca, visibilmente scioccata, e mi fissa attraverso lo specchio. «Che stronzo!» esclama indignata, «non capirò mai gli uomini, davvero»

A chi lo dici.

*

Sabato, 8:00 PM

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