2. Che ci fai qui?

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Sarah

"Giu, pensi sia una pessima idea?"chiedo tenendo il telefono tra l'orecchio e la spalla, mentre sospiro pesantemente

"No, Sare', credo che ti farebbe bene staccare un po' da tutta quella frenesia"la sento sospirare dall'altra parte del telefono

Ieri alla fine sono stata fino a sera a vedere film e spettegolare con Simone, poi siamo usciti per Roma e sono tornata a casa verso l'una e mezza.

Ho passato tutta la notte, però, a riflettere su quello che mi ha detto ieri Simo e stamattina ho chiamato Giulia per chiedere cosa ne pensasse se tornassi su per un po'.
Giusto il tempo di prendere aria e ritrovare l'ispirazione per scrivere.

"Vuoi che scenda a prenderti?"chiede e sento in sottofondo il cucchiaio battere contro, probabilmente, la tazza

Eh si, sono una sorella terribile. L'ho chiamata alle sette di mattina.

"Il tempo che impieghi a scendere a Roma e tornare su passano due giorni. Prendo il treno, tanto ho imparato"alzo le spalle , mentre piego attentamente tutte le magliettine in ordine.

"Ti prenoto un biglietto allora, a che ora vuoi partire?"chiede iniziando a far risuonare il rumore dei tasti della tastiera nel silenzio di casa sua

"Alle undici? Tempo che finisco di preparare la valigia, prendo qualcosa da mangiare in viaggio e raggiungo Termini"spiego elencando le cose sulle dita, come per fare una lista

"Okay, chiudi tutto bene"si raccomanda come una perfetta mamma

"Certo, ti richiamo quando sono sul treno okay? Ora vado, altrimenti non finisco più"chiudo la chiamata velocemente con un bacio volante.

Credo che tornare un po' a casa, con mio fratello e la mia famiglia può solo farmi bene. Comunque, rivedrei anche la mia migliore amica Chiara e le altre che non vedo dalla vacanza in Grecia che abbiamo fatto quest'estate.

Con la mia amata valigia lilla aperta sul letto e il borsone dello stesso colore accanto, inizio ad ordinare tutte le mie cose nei bagagli.

Sì, questa vacanza mi servirà proprio.

*

Da quando ho imparato ad usare i mezzi di trasporto in tratte particolarmente lunghe, mi rilassa davvero tantissimo stare in treno.

Il treno è un posto magico, mi ha sempre dato l'impressione di una culla. Il movimento spesso sconnesso, il rumore dei ciottoli sotto le ruote e il rumore silenziato delle chiacchiere leggere dei passeggeri.

Niente è più rilassante di stare in treno, anche se per andare a casa devo fare un percorso estenuante.
Ho preso un treno da Termini fino a Milano Centrale, da lì un autobus fino a Porta Genova e poi un regionale fino a Vigevano.

Sono cinque ore di viaggio ma in realtà sono solo tre ore e quaranta quelle di tranquillità, poi vengo sballottata tra altri due mezzi per un'altra ora.

Mari☀️: *Ei baby, stasera un cocktail in centro? Ti va?*
Mari☀️: *Domani riparto per Torino e volevo rivederti per raccontarti tutti i gossip della settimana*

Stringo i denti sul labbro inferiore.
Cavolo, mi sono dimenticata.

Io: *Ei Mari, io sto sul treno di ritorno a Vigevano. Storia lunga, domani ti chiamo e ti spiego*

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