3. Iris

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Holden

Mi risveglio dal mio stato di trance, mentre sento il telefono squillare.

Tiziano.

"Ciao Tizià"saluto, azionando il viva voce per continuare a farmi gli affari miei "che succede?"

"Niente Jo, mi sono solo reso conto che mi mancavi"sospira drammaticamente "plachiamo questa mancanza?"

"Tizia', sono le dieci e mezza e ti sei già ubriacato?"alzo un sopracciglio anche se non mi può vedere

"Non sono ubriaco ma è domenica e non so che fare"lo sento sbuffare dall'altro capo del telefono

"E non hai nessuno con cui passare il tuo tempo? I tuoi coinquilini magari"provo ad essergli d'aiuto

"No, sono tutti e due dalle loro fidanzate"continua a dire, con tono eccessivamente scocciato

Resto in silenzio per qualche secondo, lasciando che l'unico suono rimanga il respiro di entrambi.

"Ieri ho visto Sarah"interrompo il silenzio, nel peggior modo che esista

Perché gli dovrebbe interessare?
E perché sarebbe un evento così importante da dirglielo?

"Sarah? Non sta a Roma?"chiede incuriosito

Non fa domande sul perché abbia iniziato parlare a vanvera di lei, mi asseconda semplicemente.
O, forse, è tanto annoiato da voler parlare anche del nulla.

"Perché non vieni qui? Ti racconto tutto e ci facciamo un bel pranzetto"propongo, staccando lo sguardo dal soffitto

"Non vedevo l'ora me lo chiedessi! Dammi tre quarti d'ora e sto lì"

Tiziano abita al centro di Milano, insieme a due ragazzi molto carini ma sempre impegnati fra studio e le loro fidanzate.

Quando la chiamata finisce senza nessun saluto, ridacchio guardando il cielo.

A distrarmi, invece, è il pallino rosso di una storia proprio di Sarah.

Il telefono è appoggiato al leggio e sta suonando al piano una canzone.
Ascolto bene le prime note, prima di rendermene conto.

'Iris' dei Goo Goo Dolls.

Il ricordo di quando mi è stata assegnata si fa strada dentro di me come una rasserenante ninna nanna.

~

Le gradinate sono ormai vuote, mentre riapro la lettera che mi è stata inviata questo stesso pomeriggio.

Anna Pettinelli ha detto che vuole sentirmi spoglio dell'autotune.
Se dapprima ero titubante, non perché non ne fossi capace ma perché non ne vedevo l'utilità, il titolo della canzone mi fa cambiare idea seduta stante.

'Iris' è una canzone così bella che vorrei averla scritta io.
Riesco già a sentirne le note.

"Sei in pensiero per la canzone?" la vocina delicata di qualcuno della casetta si fa spazio nella mia mente, distraendomi dal foglio aperto fra le mani.

È una ragazzina dal viso delicato, pulito e fanciullesco.
Rappresenta per assoluto la versione matura di una bambina.

Sarah è una ragazzina di appena diciassette anni, che ho conosciuto appena prima della prima registrazione, nel backstage, insieme ad altri ragazzi.
Esteticamente è proprio il mio tipo e anche dalle vibes.

È una ragazza solare, brillante e sempre attiva.
Non la conosco abbastanza da poter dire se sia intelligente, magari la conosco e delude le mie aspettative, questo non posso saperlo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 5 days ago ⏰

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