Il Destino È Giocoso

Capitolo 12

Dominanza

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Harry scattò furiosamente contro Draco. La bionda si stava agitando per lui da un'ora, e Harry si sentiva bene! Draco si ritirò saggiamente quando le zanne e gli artigli di Harry furono improvvisamente pronti ad attaccare. Lucius e Tom avevano già lasciato la camera da letto, e Draco fece rapidamente lo stesso. "È piuttosto lunatico. Pensi che la pozione abbia cambiato qualcosa? Severus ha detto che stava rimuovendo le compulsioni dalla mente di Harry. E se la sua intera personalità fosse stata creata da una compulsione?" Lucius si chiese ad alta voce.

Draco sembrava aver appena saputo che il suo peggior incubo era diventato realtà. Harry poteva essere completamente diverso! Significava che aveva perso il suo grazioso e innocente leone? Amava Harry esattamente come era! Perché avrebbe dovuto cambiare?

Tom notò l'orrore sul volto di Draco e abbracciò il ragazzo. "Non preoccuparti. Sono sicuro che il nostro Harry manterrà la sua straordinaria personalità." Disse confortante. Pochi secondi dopo, Harry stava di nuovo dando calci alla porta. Severus aveva creato una protezione, per tenere Harry in camera da letto, e Harry non ne era contento, per usare un eufemismo.

Severus tornò dopo soli dieci minuti, il che fece scappare gli altri tre maschi in cucina. Non sapeva cosa significasse, quindi andò con calma e rimosse la protezione. Non appena la protezione se ne fu andata, entrambe le porte caddero a terra, poiché l'unica cosa che le teneva in piedi dopo la rabbia di Harry era la magia della protezione.

Il ringhio di Harry fu l'unico avvertimento che Severus ricevette, prima che Harry uscisse di corsa dalla stanza. "MI HAI CHIUSO IN QUELLA STANZA!" Ringhiò. Severus sapeva che Harry avrebbe dovuto avere dei tratti della personalità diversi, ma non aveva pensato che sarebbero venuti fuori così presto.

Severus notò mentalmente che Harry era molto meno paziente e aveva un carattere molto peggiore ora, anche se questo potrebbe essere dovuto al fatto di avere tre compagni che si agitavano mentre era bloccato in camera da letto per quasi quattro ore. "Mi sono solo assicurato che fossi ancora qui quando fossi tornato. Sai che non ti lascerei volentieri, quindi volevo essere in grado di tornare subito da te, invece di doverti cercare, amore mio." Disse dolcemente, anche se il ringhio di Harry non diminuì.

Draco si avvicinò lentamente, e i suoi occhi rimasero fissi su Harry per tutto il tempo. "Sembra che tu sia cambiato molto..." Disse, senza nascondere il dolore nella sua voce.

Il tono ferito sembrò raggiungere Harry, che rinfoderò immediatamente gli artigli e abbracciò Draco in un forte abbraccio. "Non sto cambiando... Sono solo arrabbiato perché ero bloccato in quella stanza... Non mi dispiace stare in camera da letto, ma quattro ore di noia ed essere costretto a letto... Questo può far impazzire chiunque." Draco si aggrappò a Harry, e Severus non poté fare a meno di sorridere alla vista carina.

Draco guardò Harry dritto negli occhi. "Allora... Sei ancora il nostro meraviglioso, dolce, innocente piccolo leone...?" Chiese speranzoso, il che fece sì che Tom e Lucius sbirciassero nella stanza dalla piccola cucina.

Harry ridacchiò. "Beh, in parte. Se il cappello avesse ottenuto ciò che desiderava, sarei stato un serpente, ma altrimenti, sì." Draco si rannicchiò tra le braccia di Harry, e Lucius si avvicinò a loro per abbracciare i due adolescenti.

Severus si fece avanti e ringhiò piano, prima di tirare i ragazzi tra le sue braccia. Questo fece gonfiare il petto a Lucius, e Severus abbandonò rapidamente i ragazzi, preferendo combattere per il predominio con la bionda più grande. Harry guardò, mentre i due uomini cominciavano a lottare sul pavimento.

Harry andò al tavolo più vicino, prese una pergamena e una penna. Scrisse i quattro nomi dei suoi compagni in un cerchio. Tracciò una freccia dal nome di Severus al nome di Draco, poiché Severus aveva vinto il loro combattimento. Tracciò una linea tra Lucius e Severus, poiché stavano già combattendo, ma nessuno dei due aveva ancora vinto.