Incipit di Lady Claire

1 1 0
                                    

Seduta sulla poltroncina davanti alla toilette, mentre la cameriera finiva di pettinarla, lady Claire Hosmer cercava di conciliare l'eccitazione di essere finalmente a Londra e di stare per vivere la sua prima Stagione con la consapevolezza di dover rispettare una miriade di regole che, come aveva scritto all'amica Martha, riteneva un inutile e scomodo fardello.

Fardello di cui non avrebbe potuto liberarsi, come le aveva più volte ripetuto suo padre, il conte di Allston: «La prima impressione che la società si formerà di te sarà quella che rimarrà nella mente di tutti: perciò devi fare in modo che sia buona; dopo potrai anche commettere qualche piccola trasgressione e ti sarà perdonata. Non sarà un grande sacrificio, in cambio dei divertimenti di cui potrai godere.»

Era arrivata da due giorni e già si sentiva in gabbia. Se poi pensava che in città avrebbe dovuto rinunciare alle galoppate che si gustava a Lime Hall, perché nei parchi non si poteva correre, a meno di non recarvisi al mattino presto quando non c'era nessuno, le veniva quasi voglia di ripartire per la campagna.

Per consolarsi pensò al regalo che le era stato promesso: un phaeton, un tipo di carrozza sportiva dalla seduta alta, di rado condotto dalle signore perché considerato pericoloso. Per lei però non sarebbe stato un problema: era infatti un'ottima frusta, avendo avuto come insegnanti suo padre e soprattutto l'amico Mark, visconte di Huntgrave, anche lui amante e intenditore di cavalli.

Quel giorno l'aspettava una passeggiata al parco proprio con Mark, insieme a lord Granthwood e a sua sorella Sophia; Claire non nutriva per quest'ultima molta simpatia, ma era una delle sue poche conoscenze già arrivate nella capitale.

«Siete pronta?» chiese Mrs Phillips, la governante, affacciandosi sulla soglia e interrompendo il corso delle sue riflessioni.

Claire si alzò: «Sì. Vi piace il mio vestito nuovo?»

Era un abito blu in lana, comodo e caldo, ornato con del pizzo al collo. Sopra avrebbe indossato una pelisse più scura, bordata di pelliccia.

«Fate vedere, giratevi. Sì, va bene. Ricordate che siete una signora e vi vedranno in molti: comportatevi come si conviene a una giovane donna nubile, figlia di un conte e in procinto di debuttare.»

Lei sbuffò. «Non ditemelo anche voi. Mia madre non fa che ripetermelo.»

«Perché lady Allston vi conosce, come vi conosco io. Siate paziente e tenete a freno la lingua.»

«Sarò impeccabile. E poi si tratta solo di una passeggiata con degli amici.»

«Vi servirà per fare pratica. Quando non siete da soli ricordate di non chiamare il visconte di Huntgrave per nome, anche se è per voi come un fratello.»

«Naturalmente.»

La donna emise un mugolio che esprimeva la sua scarsa convinzione ma non replicò. Claire l'abbracciò per frenare ogni ulteriore raccomandazione e anche per affetto: Melania Phillips faceva parte della famiglia, per lei.

«State tranquilla, sarò bravissima.»

«Prendete esempio da Miss Glennrock, visto che uscite insieme.»

«Dovrei essere come lei? Non ci tengo per niente. È opportunista e un po' falsa.»

«Mi riferisco al suo atteggiamento, naturalmente. È educata e sa muoversi in società: potete farlo anche voi senza per questo avere i suoi difetti.»

Claire prese i guanti e fece una smorfia ma annuì. Mrs Phillips aveva ragione: Sophia era alla sua seconda Stagione, certo aveva più esperienza di lei.

Poco dopo, insieme alla governante, che le avrebbe fatto da chaperon, era sulla carrozza di Mark. In pochi minuti giunsero a Hyde Park, dove trovarono i fratelli Glennrock.

Incipit storie rosa * Regency e contemporaneeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora