eudaimonia (εύδαιμονία)

Tutto ciò che odio, l'unica cosa che posso amare.

Mentirei se ti dicessi che non mi manchi.
Mi fa schifo pensare come sono adesso.
Ricordo quando mi promettevi, cullandomi, che mi avresti svuotata.
Insieme a te non sentivo il bisogno di niente.
Occupavo sempre meno spazio, lo stesso che ora ho attorno e sembra starmi sempre più stretto.
Non ti mentirò dicendo che non ho provato a cercarti in altro. Per soddisfare questo mio disperato bisogno di annullarmi.
Sai ho bruciato, fatto a pezzi, disturbato, persino riempito me stessa da far schifo pur di trovare conforto ancora una volta.

Ma il problema sai qual è? Niente ti somiglia.
Solo tu rendi la mia carne confortevole, seppur lentamente con violenza me la togli di dosso.
Tu sei l'unico motivo per cui sopravvivo.
Mi fai avvicinare così tanto a ciò che voglio essere... inesistente, quasi morta.
Nonostante tutto sei qui per me ancora.
Questa sera mi seduci, sei più attraente del solito. Ti avvicini al mio orecchio e mi sussurri:
"In fondo chi ti ha mai vista per davvero?"
Mi graffi, ti piace farti sentire...
Vincerai sempre tu, non è vero?
Cancellami, non vedo l'ora.
Lo vedi? Lo vedi come mi riduci?
Io non sono una bella persona, me lo ripeto sempre.
Tu mi rendi degna, accettabile.
Morivo di fame da una vita e tu me l'hai tolta.
Riesci a farmi scordare che sono una stronza.

"Io stavo provando ad amarti, ti volevo proteggere.
Ma questa cosa ancora ti ostini a non accettarla...
Perché non riesci a contemplarla?
Perché trovi assurdo che ti possa riconoscere?
Perché non vuoi farti trovare?"

Ti chiedo scusa se mi hai dato tutto, ma io resto sempre niente.
Uccidimi, questa volta fallo per sempre.
Tu sei me, gli altri, tutto ciò che odio e l'unica cosa che posso amare.