Mando giù ancora un boccone,
l'ennesimo insipido.
Mi torturo perché non lo volevo.
Mi sento insopportabile, lercia, da distruggere.
La mia pelle è da buttare.
Troppo spesso trovo soluzione nella violenza;
nel vuoto precario che decido di generare dentro al mio stomaco, cercando di tappare le emozioni. Un'illusione anche quella.
Sopravvivo attraverso la rabbia, in questi giorni bollenti, in un corpo reduce da ustioni.
Perché sparisci? Perché scappi ogni volta?
Davvero, di che ti vorresti nutrire?
Di che cos'è che hai realmente fame?È così difficile amarsi.
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eudaimonia (εύδαιμονία)
Poesíaεύδαιμονία (eudaimonia) / in greco antico significa felicità. Questo sostantivo è formato da εύ (eu) δαίμον (daimon): bene e demone. La felicità può essere così perseguita grazie al nostro daimon interiore, uno spirito "benevolo". Capace di portarci...