Ho le ossa frantumate, senza pietà.
Credo che abbandonerò questo posto oscuro,
io giuro che avrei voluto amarti.
Avrei voluto rivivere ancora una volta il calore della primavera,
il colore dell'estate,
la meraviglia del tramonto.

Ascoltare la tua voce così limpida al mattino.
In fondo noi siamo stati armonia coperta di terrore e disordine.

Mi sarebbe piaciuto contemplare le sfumature della vita,
per riempirla di particolari semplici;
ma aime non esiste più il tempo, da quando mio caro demone non sento altro che desolazione.
Avrei voluto amarti, ma mio carissimo demone, io riesco ad essere solo questo:
un buco nero dove si deforma anche solo un momento di gioia,
che divora, senza mai saziarsi.

eudaimonia (εύδαιμονία)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora