Cuori in Gioco- Amore, Amicizia e Bugie

terzo capitolo.

Il sole di Dubai iniziava a filtrare tra le tende spesse della camera ma nella suite era ancora tutto tranquillo. Erano le 8:30 del mattino, un orario che in altre circostanze sarebbe stato normale, ma dopo la serata movimentata che avevano avuto la notte precedente, il gruppo sembrava immerso in un sonno profondo.

Yoongi fu il primo a svegliarsi. I suoi occhi si abituarono rapidamente alla luce soffusa mentre si stiracchiava pigro nel letto. Decise di non disturbare gli altri e si alzò silenziosamente, dirigendosi verso il bagno per una doccia calda. L'acqua scorreva sulle sue spalle, rilassando i muscoli tesi e risvegliando lentamente il suo corpo. Uscì dalla doccia e si diresse verso l'armadio per scegliere un outfit adatto alla giornata. Optò per un look casual ma raffinato: una camicia bianca in lino leggero, leggermente sbottonata per il clima caldo, abbinata a dei pantaloni neri larghi con cintura in pelle e delle sneakers bianche pulite. Completò il tutto con un cappello nero e un orologio d'argento minimalista al polso.

Dopo venti minuti, anche Jisoo iniziò a stiracchiarsi nel letto accanto, il suono dell'acqua che scorreva dal bagno le aveva fatto capire che qualcuno era già in piedi. Si alzò velocemente e si avviò verso l'armadio, decisa a vestirsi con qualcosa di semplice ma elegante. Scelse un abito midi nero, con un taglio svasato e spalline sottili, abbinato a dei sandali bassi color argento. Un piccolo orecchino a cerchio d'argento adornava le sue orecchie, mentre legava i capelli in una coda bassa e ordinata. Voleva essere comoda ma anche pronta per ogni imprevisto che la giornata poteva riservare.

Quando Jisoo uscì dalla sua stanza, si trovò faccia a faccia con Yoongi nel corridoio. I loro sguardi si incrociarono per un attimo, entrambi sorpresi dalla coincidenza di essersi svegliati per primi.

"Buongiorno" disse Yoongi con un sorriso accennato.

"Buongiorno a te" rispose Jisoo con un leggero cenno del capo, ricambiando il sorriso.

Decisero di preparare insieme una colazione coreana per il resto del gruppo, immaginando che gli altri sarebbero stati affamati al loro risveglio. Si diressero in cucina e iniziarono a organizzarsi. Yoongi prese del riso già cotto e iniziò a riscaldarlo, mentre Jisoo preparava il kimchi che avevano acquistato il giorno prima. Tagliarono delle strisce di alghe essiccate e prepararono delle uova fritte con un pizzico di salsa di soia. A completare la tavola, non potevano mancare delle ciotoline di zuppa di miso, tofu fresco e piccoli contorni di verdure fermentate.

La cucina si riempì presto dell'aroma familiare del cibo coreano, un profumo che risvegliava i ricordi e portava conforto, nonostante si trovassero a migliaia di chilometri da casa.

Ma dopo di che ..

Jisoo si ritrovò bloccata per qualche istante, incerta su come gestire quella tensione che si era creata tra lei e Yoongi. I loro sguardi si erano incrociati con un'intensità tale da farle battere il cuore più forte. Incerta e un po' nervosa, si schiarì la gola e decise di rompere il silenzio imbarazzato.

"Vuoi un caffè?" chiese con un sorriso forzato, cercando di riportare la situazione alla normalità.

Yoongi annuì, ma c'era qualcosa di diverso nel suo sguardo, una luce che non aveva mai notato prima. Jisoo si diresse verso la macchinetta del caffè, ma dopo qualche istante si rese conto che non aveva la minima idea di come funzionasse.

"Dovrei sapere come si usa..." mormorò a bassa voce, sperando di non essere sentita. Tuttavia, Yoongi si avvicinò, notando il suo imbarazzo. Senza dire nulla, le si mise dietro, le mani a pochi centimetri dai suoi fianchi, e si sporse per afferrare delicatamente la sua mano.

"Lascia che ti aiuti", disse a bassa voce, il suo respiro caldo sfiorandole l'orecchio.

Jisoo sentì il cuore accelerare ancora di più, e per un attimo non riuscì a muoversi. Le sue mani erano quasi tremanti mentre Yoongi la guidava attraverso il processo, i suoi movimenti erano calmi e precisi, ma il contatto dei loro corpi - anche se leggero - rendeva tutto molto più intimo.