#Writerober2024

#PUMPFLOWER: 2. ALLORO - GLORIA

Quando James mi appoggia la corona d'alloro sulla testa il mio unico pensiero è "È finita, posso finalmente tornare da Moon".
Quei tre anni di università erano stati bellissimi, l'Europa mi aveva offerto tante esperienze che in Thailandia non avrei mai potuto fare ma la mia mentre era sempre fissa sull'immagine di Moon; "Gli sarebbe piaciuto questo ristorante?", "Vorrebbe ballare questa canzone con me?". Questa esperienza sarebbe stata meravigliosa insieme a lui. Mentre seguivo le mie lezioni universitarie mi immaginavo Moon seduto accanto a me: i suoi occhi curiosi, la sua grafia disordinata, i commenti che avrebbe fatto su questo o quel professore.
Ci eravamo scritti delle lettere, ovviamente, ma il tempo che era trascorso tra la partenza di una missiva e l'arrivo della risposta era comunque infinitamente lungo. Oggi, nel giorno della mia laurea, pensavo solo a quando avrei mostrato a Moon la foto che mi avevano fatto.
Tra meno di un mese sarei ripartito e avrei finalmente rivisto l'amore della mia vita. Quando ero stato raggiunto in Europa dai miei genitori avevo chiesto informazioni su chiunque abitasse alla villa, ovviamente con l'obiettivo di avere notizie di prima mano sul mio adorato Moon; se mia madre era stata più parca, mio padre aveva invece capito subito quale fosse il mio fine e mi aveva raccontato minuziosamente tutto quello che sapeva sulla vita del mio amante. Il tuo migliore amico, così lo definiva. Purtroppo, agli occhi del mondo, io e lui saremmo stati per sempre solo ed esclusivamente due buoni amici.Quando James mi appoggia la corona d'alloro sulla testa il mio unico pensiero è "È finita, posso finalmente tornare da Moon".

Quei tre anni di università erano stati bellissimi, l'Europa mi aveva offerto tante esperienze che in Thailandia non avrei mai potuto fare ma la mia mentre era sempre fissa sull'immagine di Moon; "Gli sarebbe piaciuto questo ristorante?", "Vorrebbe ballare questa canzone con me?". Questa esperienza sarebbe stata meravigliosa insieme a lui. Mentre seguivo le mie lezioni universitarie mi immaginavo Moon seduto accanto a me: i suoi occhi curiosi, la sua grafia disordinata, i commenti che avrebbe fatto su questo o quel professore.
Ci eravamo scritti delle lettere, ovviamente, ma il tempo che era trascorso tra la partenza di una missiva e l'arrivo della risposta era comunque infinitamente lungo. Oggi, nel giorno della mia laurea, pensavo solo a quando avrei mostrato a Moon la foto che mi avevano fatto.

Tra meno di un mese sarei ripartito e avrei finalmente rivisto l'amore della mia vita. Quando ero stato raggiunto in Europa dai miei genitori avevo chiesto informazioni su chiunque abitasse alla villa, ovviamente con l'obiettivo di avere notizie di prima mano sul mio adorato Moon; se mia madre era stata più parca, mio padre aveva invece capito subito quale fosse il mio fine e mi aveva raccontato minuziosamente tutto quello che sapeva sulla vita del mio amante. Il tuo migliore amico, così lo definiva. Purtroppo, agli occhi del mondo, io e lui saremmo stati per sempre solo ed esclusivamente due buoni amici.