02. Uccidere

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Mercoledì 2 Ottobre 2024


Uccidere, uccidere, uccidere. 

Il cavalluccio marino è sveglio, e ha già iniziato a cantare la sua canzone. 

Uccidere, uccidere, uccidere. 

La sua voce nella mia testa è sempre più forte, sovrasta ogni mio pensiero logico. Non riuscirò a ignorarla a lungo. 

Uccidere, uccidere, uccidere. 

Non si può mettere a tacere il cavalluccio marino e lui non smetterà mai da solo. Finché non l'avrò fatto di nuovo, continuerà a tormentarmi con la sua dolce ballata di distruzione. Si fermerà solo quando le mie mani saranno ancora una volta sporche di sangue. Solo allora sarà sazio, si inabisserà, si adagerà sul suo fondale e dormirà. Per un po'. Ma quando la fame lo sveglierà, reclamerà di nuovo il suo nutrimento. 

All'inizio sarà come un suono ovattato, coperto da metri e metri di acqua, un verso quasi indecifrabile in fondo alla mia mente. Lontano. Uccidere... uccidere... uccidere...

Poi, man mano che verrà a galla, il suono sarà sempre più nitido, la melodia più forte. Uccidere, uccidere, uccidere. 

Quando la testa del cavalluccio marino emergerà del tutto, la sua voce sarà di nuovo assordante e non ci sarà spazio per nient'altro finché non lo avrò accontentato. Ancora e ancora, fino alla fine di questa nostra eterna canzone di morte.


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