XII. RICORDI

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Ero agli inizi delle superiori.
Ed ero innamorato pazzo di una mia amica di classe. Ma completamente perso.

Lei era bellissima, amata da tutti e molto intelligente: insomma, la ragazza perfetta che tutti vorrebbero al loro fianco.

Raccontai alle ragazze questo episodio della mia vita, all'interno della tenda.

RYUTA: "Non so come, ma... decisi di fare il primo passo e dichiararmi..."
RUNA: "Ma per davvero?? E non morivi al minimo tocco?"
RYUTA: "Non ancora!"

Comunque, dove eravamo rimasti? Ah si! Al fatto che provai a dichiararmi.

RYUTA: "Ma in realtà, quella ragazza non era la santa che tutti si credevano..."
MANA: "Credo di sapere come andrà a finire questa storia!"
NINA: "Hnnn..."

Ed ha ragione, perché quella tizia si mise a ridere come una pazza.

"Avete registrato tutto ragazzi??"

Da dietro un muro, spuntarono i suoi amici, cellulare alla mano: Registrarono tutta la mia confessione, senza sprecare nemmeno un secondo.

"Ve l'avevo detto che si sarebbe fatto
avanti! Ho vinto la scommessa!!"

Risero di me.
Mi schernirono con arroganza, ma lei fu la peggiore di tutti.

"No dico... credevi davvero di avere
una speranza con me? Oh povero
piccino!"

Ero in lacrime.
Questo non fece altro che aumentare le loro risate nei miei confronti.

NEVIA: "Che... gente orribile!"
MORTE: "Bastardi! Aspetta che arrivi la loro ora e li farò a fettine!"

Da quel giorno, non riuscì più a tornare a scuola.

Avevo una fobia tale delle ragazze, che il solo pensiero di averci a che fare... mi dava la nausea.

RYUTA: "Ma con il tempo è peggiorato tutto! Ed ora il semplice tocco..."
NEVIA: "P-Povero Ryuta-san..."
ELISE: "So nasty!! Io odio loro! Hate!!"

Con il tempo devo aver rimosso quel brutto ricordo, tanto da poter andare in un'altra scuola tutta maschile e continuare i miei studi.

Fino ad oggi, dove lavoro in una villa piena di ragazze in intimo, e dove ho trovato una persona che mi piace tra l'altro...

NEVIA: "Ma allora ha ragione Morte-chan! La tua allergia è di tipo psicologica!"
RYUTA: "Mi fa strano che tu la chiami così e che voialtri riusciate a vederla!"
MORTE: "Aaaaah???"
MANA: "Comunque, onestamente non me ne frega una mazza della tua allergia! Si uomo e reagisci!"

Credo che questo sia il primo buon consiglio che abbia mai varcato le corde vocali della ojou-sama.

RUNA: "Allora abbiamo trovato la soluzione! Confessa il tuo amore a Nevia! Lei accetta e tu guarisci!"
RYUTA: "EEEEEHH??"
NEVIA: "O-Ojou-sama! Queste... non sono... uhm... cose che si dicono dinnanzi a tutti!"
NINA: "Hnnn... Hmmm..."

Nina mi pare abbia detto "concordo, ma le due parti dovrebbero prima trovarsi in un ambito più intimo e senza la nostra presenza a dir poco ingombrante...", ma sto ancora apprendendo il mugugnese, quindi potrei anche sbagliarmi in merito.

MORTE: "Ma a te piace questo qui?"
NEVIA: "Oeh?"
RYUTA: "Ferme tutte! Nevia-san è in palese difficoltà! E pure io! Ma parecchio pure io! Cioè, voi non avete idea di quanto mi trovi in difficoltà adesso!"
RUNA: "Ma smettila!"

Altra paccona sulla schiena per esortarmi a fare la prima mossa.

RYUTA: "Grrrbbbffflll!"
NEVIA: "Atten..."
ELISE: "Come fai a to fly così?"

E me lo molla così forte, che finisco fuori in mezzo al bosco notturno, ove ancora regna il caos per l'incursione orsifera.

NEVIA: "O-Ok! Lasciateci soli per un piccolo secondo, va bene?"
TUTTE: "Vaaaaa bene!"

Apprezzai il suo tentativo di liberarsi delle pestifere padroncine, ma quando mi ripresi non riuscì neppure a guardarla negli occhi.

RYUTA: "Senti... perché non ci togliamo il pensiero?"
NEVIA: "Che pensiero?"
RYUTA: "Rifiutami pure tu, no? Tanto so di non avere speranze con te!"

Restò in silenzio, segno che ci avevo visto bene; ma siamo sinceri, è troppo bella, di un altro pianeta quasi.

Troppo, ma troppo per me.

NEVIA: "Vuoi... che io ti rifiuti?"
RYUTA: "Si, ovvio! È impossibile che io possa piacerti! Tu sei solare, piena di vita... ed io invece... muoio sempre..."

Segue altro lungo silenzio, ma presumo stia cercando delle parole adatte per darmi una bella buca.

NEVIA: "Eh?"
RYUTA: "Come "Eh?"? Devi scegliere tra "Si" o "No", Nevia-san! Non è difficile!"

Ma lo sguardo della maid si alzò verso l'alto, al cielo, ove una palla luminosa apparve in maniera del tutto inaspettata.

RYUTA: "Ma come? Un UFO? Adesso??"

Passi l'orso, ma ora anche gli alieni?

NEVIA: "Si sta..."
RYUTA: "Avvicinando!"

Più che avvicinare, direi atterrare.
Le ojou-sama e Morte non si sono accorte di nulla e continuano a giocare a carte nella tenda. E chiamarle sinceramente, non è che ci sarà d'aiuto.

NEVIA: "C-Che si fa?"
RYUTA: "Non chiederlo a me! Mai affrontato gli extraterrestri!"

Intanto, la navicella spaziale terminò il suo elegante atterraggio al suolo, emettendo un semplice e silenzioso sibilo. Dopo qualche sbuffo di vapore, o almeno credo lo sia, vi fu l'apertura di un portellone.

E qualcuno si fece avanti...

LINGERIE IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora