XI. PICCOLI PASSI

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La situazione è la seguente: Sono morto.

Ok, direte voi, dov'è la novità? Semplice, che  sul tragitto del mio cadavere vi è un enorme orso inferocito; il quale cominciò a darmi delle possenti zampate, trattandomi a mo' di pupazzo di pezza.

ORSO: "GROOOWLLL???"

Le ragazze ne approfittarono per trarre in salvo Nevia, vista la palese distrazione del simpatico plantigrade.

ELISE: "Ah! I see! Lui finge morto! So good!"
RUNA: "Io credo sia morto veramente!"
RUNA: "Almeno serve a qualcosa!"
NINA: "Hnnn... zzz..."

Solo a Nevia pareva importare qualcosa del sottoscritto, preoccupata per le mie sorti a dir poco velleitarie.

NEVIA: "Ryuta..."
MORTE: "Tch! Dovrò rattopparlo per bene!"

A consolarla, Morte-chan, anche se di certo non potevano vederla.

NEVIA: "Grazie!"
MORTE: "Prego, dovere!"

Ritiro tutto ciò che ho detto.
Intanto, l'orso iniziò a stufarsi di giocare con il mio dilaniato corpo, lasciandomi per terra tutto incriccato.

Ma almeno, abbandonò la zona, infastidito dalla mia abilità di fingermi deceduto alla perfezione. Forse sin troppo perfetto.

MANA: "Hey! Tutto bene Nevia-san?"
NEVIA: "S-Si... solo spaventata..."
RUNA: "Maledetto orso! Ma fa dove cavolo è spuntato?"
NINA: "Hnnn... zzzz..."

Mi ignorano, preferendo accertarsi di Nevia piuttosto che del mio corpo in frantumi.

ELISE: "Butler! Tu tutto broken!"
RYUTA: "E broken si! Ma a lot broken!"
NEVIA: "R-Ryuta-san!!!"

Mentre Morte cerca di rimettermi in sesto con i suoi poteri oltretombali, la mia collega di lavoro si precipitò ad accertarsi delle mie condizioni di salute (precarie).

RYUTA: "Sto bene, non preoccuparti! Io sono abituato ad essere sbatacchiato a destra e a manca! *braccio che si affloscia*"
NEVIA: "..."

Mi fissò, con gli occhi in lacrime ed il lieve singhiozzo che di solito precede un pianto liberatorio.

NEVIA: "Grazie... GRAZIE!"
RYUTA: "Eh?"

Per sfogarsi, in preda alla commozione, mi abbracciò.

RYUTA: "N-N-N-N-N-Non c'è di che!!"
NEVIA: "Se non ci fossi stato tu... io..."
RYUTA: "È tutto finito, ok?"

Cercai di consolarla accarezzandole un po' la testa, sfoderando il mio sbrilluccicoso e smagliante sorriso di denti orami perduti dopo la zampata precedente.

Spero che Morte-chan possa fare qualcosa al riguardo.

MANA: "Ehm..."
RUNA: "Ryuta..."
NINA: "Hmmm..."
MORTE: "Ma per davvero?"

Non so perché, però mi guardano tutte con circospezione.

RYUTA: "Che... accade? Ho fatto qualcosa? E perché esisto forse?"
RUNA: "Quello a prescindere, ma..."
MANA: "Stai abbracciando Nevia-san..."
MORTE: "E non sei morto!"

A quel punto, fui io a fissarle e non solo per le tettone esposte di Mana, giuro.

Però, avevano ragione: Io e Nevia eravamo abbracciati ed io ancora non ero dipartito a miglior vita.

RYUTA: "Sgrrrbbblllff!"
NEVIA: "R-RYUTA-SAN!"

Ecco, volevo ben dire.

Era infatti strano, che la mia allergia non si palesasse dopo tale gesto abbracciatorio nei confronti della bella maid.

Però di solito muoio all'istante, non con un leggero ritardo. E questo un pelo incuriosì le mie sfangate sinapsi.

MORTE: "Uhm... forse ho capito!"
RYUTA: "Argh... uff... c-cosa?"
MORTE: "La tua non è un allergia..."

Questa volta fu la mietitora ad essere fissata con attenzione da tutti, seppur chiedendomi come facciano a vederla, visto che in realtà dovrebbe essere invisibile ad occhio nudo.

Dettagli.

RYUTA: "Ma come non è un'allergia?? Mi han visitato fior fior di dottori ed hanno detto che ho questa cosa rarissima!"
MORTE: "Probabilmente scatenata da fattori psicologici! Perché quando la maid qui ti ha abbracciato con affetto, non sei morto!"
NEVIA: "È... vero! Ti ho abbracciato senza un motivo preciso... perché ero felice e volevo in qualche modo ringraziarti!"

Arrossisce.
Non so come reagire o comportarmi, visto che Nevia mi piace da morire. Ok, forse non dovrei dirlo dinnanzi alla Morte stessa, ma dimenticavo di averla come "angelo custode con falce" o giù di lì.

Meglio tenere per me certi pensieri.

RUNA: "Oh cavoli... a te piace Nevia-chan?"
RYUTA: "Eh?"
MANA: "Si vede lontano un miglio!"
RYUTA: "Ah?"
NINA: "Hnnn... ti piace..."
RYUTA: "Oh??"

Un centro perfetto a chilometri di distanza siderale: Le tre ojou-sama, nonostante tante stramberie, hanno colto nel segno.

RYUTA: "*parole incomprensibili*"
NEVIA: "Uhm... Ryuta-san... è vero?"
RYUTA: "Ehm... ecco... considerando Marte in Saturno e l'orbita ellitticSBREFLLL!!"
RUNA: "E diglielo idiota!!"

Mega-schiaffone-rompi-schiena che mi fa fuori senza complimenti.

Runa era infastidita dalla mia mancanza di coraggio nel dichiararmi, ma forse non ha capito quanto sia difficile per me tutto ciò.

Voglio dire, non ho esperienze con le donne per cause ben conosciute, figuriamoci se ho la possibilità di lanciarmi nel buio con la mia collega.

MORTE: "Ma resta un problema però! Questo scemo continuerà a morire se non si da una mossa!"
RYUTA: "L-La fate facile voi!"
NEVIA: "Uhm... ma non è che magari ti è successo qualcosa in passato, Ryuta-san?"
RYUTA: "Eh? N-No... io... urgh..."

Mi venne un mal di testa pazzesco.
Le parole di Nevia avevano recuperato nei meandri della mia memoria, un ricordo a me assai spiacevole.

Un qualcosa che avevo deciso di rimuovere completamente...

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