Chapter ten.

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"Vieni, bambola. Non posso lasciare il mio migliore amico. Ora esci dalla limousine prima che venga li e ti punisca."

"Non ci sarà bisogno della violenza, Mr. Styles, Non c'è bisogno di minacciarmi per i tuoi palmi che prudono."

Ascoltando la sua dichiarazione coraggiosa, presi in mano la gonna del vestito scendendo dalla limousine elegante. Certo, ero inseguita da persone che mi stavano aiutando; trascinando il vestito che non finiva mai, arruffato e collocandolo dietro in modo che scorreva dietro di me come una cascata.

"Grazie." Annuì ai due uomini che si precipitarono via ad un altro ospite. Le mie sopracciglia si aggrottarono in confusione.

"Perché non parlano, Mr Styles?"

"Perché lo fanno lingue non nude. Sono stato interrotto e dovrei punirti per il cattivo linguaggio della tua bocca." Mr Styles parlava con fermezza, il suo volto seducente era chiaro di emozione.

Fermandosi alla fase dei ciottoli; Mi sentivo paralizzata. Una punizione per i confronti degli aiutanti.

"Katerina, sono pagati per non parlare con gli ospiti, sono soltanto piccoli uccelli che aiutano grandi uccelli senza intoppi." Mi resi conto di quanto fredda era diventata l'aria; così mi abbracciai per avere del calore.

"Freddo, bambina?" Mr Styles chiese tirandomi verso di lui, tra le sue braccia forti; annuendo distolsi lo sguardo timidamente.

"Non ti preoccupare, bambola. Stiamo entrando."

L'ingresso era bellissimo, decorato con tante luci scintillanti bianche e rosse. Ero in soggezione, questo posto sembrava come se fosse uscita da un libro delle favole.

Musica classica vibrava attraverso le pareti bianche, il suono era sempre più forte mentre ci avvicinavamo alla palla grande. Mi guardai intorno nervosamente, deglutì stringendo la mano di Harry, tanto che le nocche divennero bianche.

"Calmati, bambola. Non pungono, soprattutto Eleanor. È innocua...alcune volte." Guardai Mr Styles che si limitò a ridacchiare della mia espressione.

Alcune volte, cazzo! Oddio stavo per morire stanotte, addio splendida terra rimasta di merda.

"Oh, Harry!" Una voce chiama, una bella giovane donna con capelli arricciati marroni corse verso Harry, saltando tra le sue braccia.

"Oh caro, ho pensato che non saresti venuto, dopo l'equivalente." schiarì la mia gola tagliando la sua attenzione.

Emise uno strillio colpendo il bicipite di Mr Styles, ripetei Oh mio Dio, oh mio Dio, oh mio Dio, almeno un centinaio di volte al secondo.

"Devi essere Katerina! Harry ha parlato di te senza senza sosta per un pò, finalmente ha smesso di nascondersi tenendo il suo sporco segreto." Disse con un minimo occhiolino, spingendo Harry con il gomito.

"Eleanor cara, corri veloce!" Una voce maschile gridò. Un uomo in smoking simile a Mr. Styles, tranne che aveva i capelli gelificati fino alla schiena e degli occhi blu sorprendenti, era molto bello, ma non così splendido come Mr Styles.

"Mi dispiace piccolo, Fetch aveva detto che Harry era arrivato con il suo appuntamento. Non riuscivo a trattenermi dal correre via!" Tubava strofinando il naso contro l'uomo del mistero, dandogli un bacio sulle labbra prima di scivolare tra le sue braccia.

L'uomo sconosciuto e Mr Styles si diedero una breve stretta e un abbraccio da uomini, chicchierando. Gli occhi del uomo del mistero trainarono a me, guardandomi dal alto verso il basso.

"Chi è questa Harry?" L'uomo chiese sorridendo verso di me.

"Louis, questa, questa è Katerina. Il mio ultimo modello della societa 'Penthouse', non trovi che sia bellissima?"

Scenery [h.s. au] -italianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora