Iris - Fiore della Speranza

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Dedicato a IosonoChicca

L'adolescenza è un momento delicato per chiunque, ma per coloro che attendono di scoprire il proprio secondo genere, l'attesa è un misto di ansia e speranza. Era così anche per lui, Katsuki. Fin da piccolo, gli avevano detto che probabilmente sarebbe diventato un Alpha, lo ripetevano i suoi genitori, lo credevano i suoi insegnanti. Era nato con una volontà ferrea, la forza nei muscoli e la determinazione che brillava nei suoi occhi cremisi. Non c'erano dubbi: sarebbe diventato il migliore degli Alpha, lui avrebbe fatto la differenza; ma... il mondo non riserva certezze e si diverte a rompere gli equilibri di tanto in tanto.

Desiderava ardentemente essere un Alpha potente, milioni di volte migliore del suo migliore amico, esattamente ciò che agognava da quando era bambino.

Eppure, quando il giorno arrivò, qualcosa dentro di lui si ruppe: era in infermeria che stava aspettando che i medici confermassero il suo secondo genere. Il momento sembrava trascinarsi, e l'odore dei feromoni degli altri ragazzi nell'aria non faceva che amplificare la sua impazienza. Voleva sapere, voleva che il foglio confermasse ciò che sentiva di essere dal momento che aveva aperto gli occhi sul mondo: un Alpha Dominante.

Sbuffò cercando di capire le parole sussurrate di quei medici che gli davano le spalle, si stava arrabbiando e essere lasciato lì, con le gambe a penzoloni sul lettino, stava diventando noioso e irritante. Sentendo la rabbia montare dentro di lui come marea, puntò i suoi occhi rossi sulle schiene curve di quelle inutili comparse in camice bianche e, prima che potesse anche solo dire qualcosa, un odore dolce e delicato di iris cominciò a insinuarsi nell'aria, facendogli torcere il naso.

Stentando a capire da dove provenisse, Katsuki si guardò attorno certo che un odore così delicato non potesse essere il suo. Forse era appena entrato un Omega in infermeria, magari quell'antipatica di "faccia tonda". Spostò gli occhi dalle sue mani serrate ai medici che si erano voltati verso di lui e sgranò gli occhi negando con tutto sé stesso che quell'odore provenisse da lui. Scosse la testa cercando con lo sguardo quello della dottoressa che aveva fatto il prelievo.

- Questo non è il mio fottutissimo odore! – ringhiò serrando con forza i pugni e l'odore di Iris divenne ancora più persistente nella stanza. Lo odiò e gli fece salire un senso di disgusto e nausea – Non è vero, - mormorò – non può essere mio...

La dottoressa lesse un'ultima volta i fogli che aveva in mano poi posò lo sguardo su di lui e annuì, tutto il suo mondo sembrò crollare: era un dannato Omega.

Scappò dall'infermeria senza ascoltare una sola parola della donna, stringeva in mano quel foglio blasfemo mentre dentro di lui cresceva una rabbia come un fuoco inestinguibile. Katsuki si sentiva derubato, umiliato da quella scoperta: lui non poteva essere un Omega, doveva esserci un fottutissimo sbaglio.

Avrebbe richiesto di ripetere l'esame ed avrebbe dimostrato a tutti che lui era troppo forte, determinato e cazzuto per essere uno "sforna figli". E, mentre il suo corpo per la prima volta reagiva ai feromoni di un Alpha vicino a lui, la sua invidia per Izuku crebbe diventando disprezzo e odio per il proprio corpo traditore.

Era inaccettabile che quel ragazzino pelle e ossa e nerditudine, debole e insicuro, fosse un Alpha. Per Katsuki era inaccettabile, sbagliato, un incubo dal quale doveva assolutamente svegliarsi.

I giorni passavano, con essi aumentava l'odio che provava per sé stesso e cresceva il proprio orgoglio.

Non avrebbe permesso a nessuno di trattarlo come un Omega sottomesso, nessuno lo avrebbe mai visto in quella luce. Non avrebbe mai supplicato di essere preso da un Alpha, nel caso sarebbe stato l'Alpha ad implorare di poterlo prendere.

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