➤⌇☆ 𝘢 luk3 fanfic !🌷! ☆*:・ﾟ
𝘿𝙊𝙑𝙀 Dalila ha 19 anni, e balla da quando ne aveva 7. Le piace dire di aver sperimentato un po' tutto nella vita, ma il suo amore più grande è sempre stata la danza moderna. Se ne era innamorata nel lontano 2009, al...
Questa mattina, incredibilmente, io e Alessia abbiamo la giornata libera da lezioni e prove. Non capita spesso, quindi decidiamo di approfittarne per sistemare un po' la casetta. Onestamente, non abbiamo molta scelta: la casa è un disastro. Tra gli allenamenti, gli orari folli e il fatto che siamo sempre di corsa, nessuno si è preso il tempo di pulire sul serio negli ultimi giorni.
Mi siedo sul divano e guardo il caos che ci circonda. Ci sono vestiti sparsi ovunque, scarpe da danza in ogni angolo e un sottile strato di polvere copre i mobili. «Ok, basta, non si può vivere così,» dico ad alta voce, più per motivare me stessa che altro.
Alessia annuisce, appoggiandosi al muro con le braccia incrociate. «Già, sembra che sia esplosa una bomba qui dentro.» Mi alzo di scatto e prendo l'aspirapolvere. «Iniziamo?» Lei sorride, ma lo fa con quel tono sarcastico che la contraddistingue. «Iniziamo, sì. Che il massacro abbia inizio.»
Dividiamo i compiti: io mi occupo di aspirare il pavimento e di pulire la cucina, mentre Alessia si dedica al bagno e a mettere in ordine le nostre camere. Mentre lavoro, la fatica si fa sentire, ma stranamente c'è anche una certa soddisfazione nel vedere i miglioramenti, per quanto graduali.
«Dalila, vieni a vedere questa,» esclama Alessia ridendo dal corridoio. Mi affaccio dalla cucina, curiosa. Alessia tiene in mano una vecchia felpa trovata sotto il letto. «Questa deve essere lì da settimane. Non mi ricordo nemmeno di averla portata qui.»
Scoppio a ridere. «A questo punto è più un pezzo d'archeologia che un indumento.» Continuiamo a lavorare per ore, senza fermarci, e man mano che la casa si libera dal caos, anche la mia mente si rilassa. C'è qualcosa di terapeutico nel mettere tutto a posto. Quando finalmente finiamo, siamo stremate, ma guardando la casa, la soddisfazione è totale.
«Missione compiuta,» sospira Alessia, gettandosi esausta sul divano. «Non credevo ce l'avremmo fatta.» Io mi siedo accanto a lei, osservando il nostro lavoro con orgoglio. «Adesso possiamo dire di aver vinto la nostra battaglia contro il caos.»
Passiamo il pomeriggio a riposare, finalmente in una casa pulita, e quando arriva sera, decidiamo di incontrarci con Chiara, Sienna e Rebecca per una chiacchierata. Le serate insieme a loro sono sempre rilassanti, piene di risate e confidenze. Ci troviamo tutte e cinque sul terrazzo, approfittando dell'aria fresca della sera.
«Allora, che avete combinato oggi?» ci chiede Chiara, mentre si sistema i capelli. Alessia sbuffa, fingendosi esausta. «Abbiamo pulito casa da cima a fondo. Non ce la facevamo più a vivere in quel disastro.» «Brave voi,» esclama Sienna. «Io non so come fate. Dopo le prove di ieri, io sono distrutta.»
Rebecca, che fino a quel momento è rimasta in silenzio, si stringe nelle spalle e guarda a terra. C'è qualcosa di diverso in lei stasera, come se avesse qualcosa in mente. Io la noto subito e la fisso per un attimo, cercando di capire.
«Tutto bene, Rebecca?» le chiedo, interrompendo il chiacchiericcio generale. Rebecca solleva lo sguardo, mordendosi il labbro inferiore, visibilmente nervosa. «In realtà, devo dirvi una cosa...» esita un attimo, come se cercasse le parole giuste. «Vi ricordate il biglietto che ho letto in puntata l'altro giorno?»
Chiara si avvicina un po', incuriosita. «Quello anonimo?» Rebecca annuisce. «Sì, proprio quello. Ho scoperto chi l'ha scritto.» La tensione nell'aria cresce. «E chi è?» chiede Alessia, impaziente.
Rebecca fa una pausa, quasi fosse riluttante a rispondere, poi finalmente si decide. «È stato Vybes.» La notizia ci lascia senza parole per un attimo. Io scambio uno sguardo con Alessia, e vedo che anche lei è sorpresa.
«Vybes?» ripete Sienna, come se non riuscisse a crederci. «Ma... davvero?» Rebecca annuisce. «Sì, lui. Mi ha detto che non sapeva come dirmelo a voce, quindi ha scritto quel biglietto.» Chiara si affretta a darle un consiglio. «E tu cosa farai?»
Rebecca alza le spalle, apparentemente confusa. «Non lo so. Non me lo aspettavo proprio. Non so cosa provare, né cosa fare adesso.»
Guardo Rebecca, cercando di darle un po' di coraggio. «Forse dovresti provarci,» dico piano. «Buttati, senza pensarci troppo. Non sai mai cosa potrebbe riservarti il futuro, no?»
Rebecca mi fissa per un attimo, incerta. «Dici davvero?» Annuisco, sorridendo. «Sì, sul serio. Non perdere l'occasione solo perché hai paura di cosa potrebbe succedere. Magari scopri che ti piace stare con lui.»
Sienna, a questo punto, annuisce con convinzione. «Ha ragione Dalila. La vita è troppo breve per non rischiare, no?» Rebecca sospira, ma sembra più rilassata. «Forse avete ragione... ci penserò su. Grazie, ragazze.» "Lo stesso vale per te Dalila." mi dice Sienna, ma faccio finta di non sentire.
Poco dopo, la serata si conclude con noi che ridiamo e scherziamo come sempre, cercando di non pensare troppo a ciò che ci preoccupa. Il cielo è scuro sopra di noi, e l'aria fresca porta con sé una sensazione di pace.
Prima di andare a dormire, mentre sto per entrare in camera mia, sento una presenza dietro di me. Mi giro e vedo Luk3, che si avvicina con un sorriso.
«Ciao,» dico, sorpresa di vederlo. «Hey Dali,» risponde lui, e senza aggiungere altro, mi abbraccia. È un abbraccio dolce, inaspettato, e prima di allontanarsi mi dà un bacio sulla guancia. «Buonanotte.» Rimango ferma per un attimo, col cuore che batte un po' più forte del solito. «Buonanotte,» rispondo, mentre lui si allontana.
Mi infilo a letto con un sorriso sulle labbra. Oggi è stata una giornata piena, ma c'è qualcosa di speciale nelle piccole cose che succedono alla fine. Chiudo gli occhi, ripensando a tutto: alla casa finalmente pulita, alle chiacchiere con le ragazze, e all'abbraccio inaspettato di Luk3.
