«Camillina, ti vedo un po' pensierosa in questi giorni, che succede?» mi chiede TrigNO, sdraiato sul divano con la testa appoggiata sulle mie gambe.
Ho sempre sperato in questo contatto ravvicinato ma ora che è reale, sento che mi manca qualcosa. È palese che esteticamente lui mi piaccia tantissimo, ma manca da parte mia quel trasporto che ero convinta di avere e che ora invece metto in dubbio.
«Posso farti una domanda?» chiedo e lui immediatamente annuisce, scrutandomi con i suoi meravigliosi occhi blu. «Cosa pensi di me?» domando sincera. Non posso crogiolarmi l'anima con questo pensiero e considerando il fatto che non ho mai avuto paura di affrontare le cose, è arrivato il momento di non tirarsi indietro.
«Solo cose belle, lo sai» mi sorride «Sei bella come il sole, sei simpatica, sei bella, sei dolce. Che sei bella l'ho già detto?» ride ed io lo assecondo, anche se dentro di me inizio a pormi diverse domande. Siamo solo io e lui, perché non si lascia andare come fa nei biglietti? Almeno mi farebbe capire che c'è altro oltre un bellissimo viso da offrire. «E poi, sei un'ottima amica. Mi piace stare con te, mi rendi tranquillo e solare»
Amica, ripeto dentro di me. Forse perché è l'unica parte su cui mi sono concentrata.
Eppure quella parola non mi crea nessuna reazione. Come se non mi dispiacesse essere solo sua amica. E allora perché cerco di auto convincermi che vorrei altro da lui?«Pietro...» inizio, passando una mano tra i suoi capelli. «Sei tu che...»
«Che giornata di merda» mi interrompe Vybes, entrando in casetta, di evidente pessimo umore.
TrigNO immediatamente si mette seduto, allontanandosi da me ed interrompendo quel clima di tranquillità che avevamo creato. Forse perché sa che quando si tratta di Vybes, io sento un trasporto che mi fa avere solo lui come priorità.
«È tutto tuo» scherza Pietro riferendosi a Gabriel, alzandosi dal divano, dandomi una dolce carezza sulla guancia e dirigendosi successivamente a passo spedito verso la sua camera.
«Cos'è andato storto?» chiedo, picchiettando una mano sul sofa per intimare Vybes a sedersi al mio fianco.
«La Pettinelli mi ha dato un compito. Devo preparare per domenica prossima un brano di Bresh, Altamente mia» sbuffa, lasciandosi cadere sul divano a peso morto.
«E qual è il problema? È nelle tue corde, ce la farai senz'altro. È stata brava, è il tuo stile» ammetto, non capendo effettivamente perché sia così preoccupato. Se gli avesse dato da cantare un testo di Tiziano Ferro avrei anche capito l'agitazione, ma Bresh è fattibile per il suo timbro.
«Il problema è che devo cantare seduto e scegliere una di voi da far sedere davanti a me in modo da poterla guardare durante tutta l'esibizione» mi spiega portandosi le mani sul volto.
«È la tua occasione per aprirti con Rebecca,no?» chiedo, appoggiandomi allo schienale.
«'Sto grandissimo cazzo Camì» scuote la testa, lasciando uscire il suo lato romano.
Io scoppio a ridere, facendolo sorridere.
«Che cazzo ridi? La situazione è grave» mi spintona giocando ed io in tutta risposta, mi avvicino nuovamente a lui.
«Secondo me ti aiuterà questo compito. Devi aprirti di più Gabri, fai vedere al mondo quello che hai dentro»
«È che forse non mi va. Forse mi piace aprirmi con pochi. Forse sono semplicemente selettivo» si stringe nelle spalle.
«Onorata allora di far parte della tua selezione» gli faccio l'occhiolino e lui trattiene un sorriso davvero dolce. «Vuoi che mi sieda io davanti a te in puntata, con me non ti vergogni no?»
«Peggio ancora Camì» scuote la testa
«Perché? Sono tua amica, mica mi devi fare la dedica d'amore Gabri» gli faccio notare ma lui non mi guarda.
«Questo lo dici tu»
«Cooooosa?» esclamo «Mi hai appena risposto con una provocazione? Dov'è finito il Gabriel timido e innocente?» scherzo, divertita dalla situazione.
«Tu mi sottovaluti secondo me» mi rimprovera, sospirando. «Ho un po' di cazzimma anche io eh»
«E allora dimostramelo» lo sfido, avvicinandomi a lui. Ha tanto da mostrare deve solo trovare il coraggio di non vergognarsene.
Per la prima volta Gabriel regge il contatto visivo e qualcosa si smuove dentro di me guardando quei suoi verdi così pieni di luce. Forse l'ho davvero sottovalutato.
«Dio Camilla, è meglio se me ne vado» ride, alzandosi in piedi ma io lo afferro dalla manica della felpa.
«Perché?»
«Perché sono benzina e tu hai in mano un cazzo di accendino che puoi usare quando vuoi» scuote la testa, scostandosi delicatamente dal mio tocco ed indossando il suo capello per poi allontanarsi da me.
Mentre io rimango ferma a riflettere sulla bomba che ha appena sganciato.
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Nuovo capitolo! Cosa ne pensate di questo Vybes?
E soprattutto, per chi ha visto il daytime di oggi, cosa ne pensate dell'avvicinamento tra Trigno e Chiara?