capitolo tre

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capitolo 3:amore nell'aria

Chissà cosa vorrà dirmi Alex. So che deve confessare qualcosa, ormai lo conosco meglio di me stessa. Ho in mente cosa potrebbe essere ma probabilmente non è quello che penso. E' troppo timido e a tratti insicuro. Non è un tipo da queste cose. In questo momento sono davanti allo specchio e non ho idea di cosa mettermi. In che posto mi porterà? Se lo conosco davvero non andremo in un posto lussuoso ed elegante. Quel genere di luoghi li odiamo entrambi. Probabilmente sarà in una zona tranquilla e pacifica della città, quindi opto per uno stile casual con una gonna nera ornata da piccoli fiorellini bianchi e una t-shirt a costine bianca. Per completare il look metto la collanina con il ciondolo a forma di stella che mi ha regalato Alex quando eravamo piccoli per il mio compleanno. La amo, è il mio piccolo portafortuna e la metto soltanto nei casi "speciali" come feste e altro (come ad esempio al compleanno di Alex).A un certo punto mi arriva un messaggio da lui e c'era scritto: "Ciao Nita, scusa se ti disturbo, ti volevo solo chiedere se potresti scendere, visto che sono sotto casa tua".

Letto quel messaggio sono scesa e, aprendo il portone, mi sono ritrovata davanti Alex.

"Come sei carina vestita così" Mi dice timidamente lui.

"Grazie, dove andiamo?" "Lo scoprirai" Mi dice sorridendo.

Un fortino.

Dovete sapere che, quando eravamo piccoli, costruivamo sempre dei fortini insieme e lui, per questo incontro ha costruito un fortino, però molto più grande e alto di quelli che costruivamo. Intorno ad esso c'erano delle luci a led e dentro c'erano cuscini e qualche snack per mangiare qualcosa mentre parliamo. Ha preparato anche dei giochi per questa occasione. "Che cosa vuoi fare?" mi chiede lui "Giochiamo a twister".

Si alzò per andare a prendere il gioco tutto imbarazzato. Ritorna con la ruota e il tappetino in mano, lo stende e dice: "Comincia tu, Nita".

Giro la ruota e mi esce un'immagine di una mano sinistra incollata su uno sfondo rosso. Vado a posizionare la mano mentre Alex gira la ruota. Lui a un certo punto dice: "Mano destra sul colore blu, perfetto".

Quando va a posizionare la mano anche lui, non faccio che girare la ruota. Mi esce piede destro sul colore giallo, mi posiziono.

Giro la ruota per Alex e deve mettere il piede sinistro sul colore verde. In quel momento Alex era letteralmente davanti a me. Tutti e due eravamo imbarazzati, ma, nonostante ciò, scattò una specie di scintilla. Non sapevo esattamente che fare, ma mi venne l'istinto di baciarlo.

In quel momento tutti e due eravamo più ansiosi che mai, ma ho avuto comunque il coraggio di fare una domanda prima di andarmene via. "Ci mettiamo insieme?" lui mi baciò intensamente e disse sì. 

NOTA DELLE AUTRICI:

Lo sappiamo è un po' troppo cringe, dettagli:)

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