Maddison

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Sto entrando e sto mettendo tutte le mie forze per non cadere nell'ansia: un buco nero senza via di uscita che si può evitare solo con grande impegno. Ormai sia i professori che i bidelli mi conoscono bene e sanno questa parte di me. "Non ti preoccupare, rilassati e dì tutto quello che sai. Sono sicura che ci riuscirai." Mi ha detto Chloe, la bidella con cui ho legato. Più sono vicina alla sala insegnanti, più le mie gambe sembrano non reggere. Sto tremando dalla testa ai piedi e l'unica cosa che ricordo è che Cristoforo Colombo ha scoperto l'America. Poi, ad un tratto, il nulla: tutto scompare, la mia testa è vuota, i miei occhi non percepiscono più nulla. Sapevo che poteva capitare, così con un filo di voce ho detto a Chloe: "Le pasticche" e le ho indicato la mia tasca. Scattante si è procurata un bicchiere d'acqua. È stata bravissima: velocemente mi ha infilato la pasticca in bocca e me l'ha fatta ingoiare con l'acqua. Tempo dieci minuti ed ero di nuovo in piedi, pronta ad affrontare l'esame orale. Ecco la grande porta della sala insegnanti, qui Chloe mi deve lasciare e devo finire questo viaggio da sola. Mi sento come Dante alle porte del paradiso che deve abbandonare il suo maestro Virgilio. I professori mi accolgono tranquilli, secondo me si sono accorti che non sto proprio benissimo, e mi fanno accomodare su una sedia al centro della stanza. Sembra quasi di essere ad un interrogatorio della polizia, ma non ci devo pensare. Sono davvero tutti i professori insieme alla preside, mi mettono un po' d'ansia perché mi fissano tutti! Stanno discutendo, quando ecco il prof. di arte che comincia a parlare: "Eccoci Maddison, sei pronta?". Rispondo con un sì convinto, che in realtà serve a convincere me stessa. "Perfetto, allora cominciamo!". Siamo partiti proprio da arte per poi toccare il resto delle materie.

Ho appena finito e sono contentissima di quello che ho fatto, dato che ho risposto a tutte le domande e mentre ero lì ho controllato l'ansia abbastanza bene. Ecco la porta dell'atrio: voglio entrare trionfante per la mia vittoria. Ma neanche il tempo di aprirla che Lily mi si butta tra le braccia in un tenero abbraccio. È felicissima e super curiosa di sapere com'è andata. Davvero, questo è un grande obbiettivo raggiunto. 

Tra destini ed amicizieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora