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La meraviglia di essere simili

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La meraviglia di essere simili.

Sono seduta sul divano in giardino mentre parlo con Alessio.

«Alla fine ho scelto la Celentano.» dico dopo che mi ha chiesto quale fosse stata la mia scelta.

Quasi salto in aria quando sento delle risate improvvise provenire da dentro casa.
Io e Alessio incuriositi rientriamo e vediamo cosa  sta succedendo.

Appena vedo la scena mi fa molto ridere: Pietro che cerca di fare balli sensuali vestito in canotta nera e pantaloncini blu elettrico.

Scoppio a ridere, e insieme a lui che balla si uniscono Diego, Luca e Alessio che insegna la sua coreografia.

Il tutto mi fa morire dal ridere. Ma poi mi ricordo che tra loro c'é anche quell'antipatico di Pietro, che mi guarda male non appena ne ha l'occasione.

Dovrei essere io ad avercela con lui in realtà.
Ma lascerò perdere per ora, non sono in vena di litigare.

Così vado in camera per mettermi comoda. Indosso dei semplici leggings neri e una t-shirt dello stesso colore.

Appena infilo la maglietta sento la redazione e chiamare tutti noi per riunirci di fronte alla TV.

Arrivo in gradinata e sono già tutti qui, mi siedo accanto ad Alessia che sembra star dormendo in piedi, un po' come me.

Tutti ci concentriamo sullo schermo della TV non appena si accende.
Mostra la seguente scritta:
Vi é stato chiesto di mettere nero su bianco le vostre emozioni e i vostri pensieri sul tema: "Che cosa rappresenta per me aver conquistato il banco di Amici e cosa mi aspetto da questa esperienza"

Tutti sorridiamo sapendo già cosa ci verrà chiesto.

E infatti subito dopo appare un'altra scritta sulla televisione: Per alcuni di voi é arrivato il momento di condividere ciò che avete scritto.

Spero che non tocchi a me, almeno non per prima. Mi vergognerei un sacco a dover leggere ad alta voce quello che ho scritto.

Ma é quando vedo il nome di Alessio sullo schermo che tiro un sospiro di sollievo.

Lui inizia a leggere il suo quaderno che fa emozionare tutti per le belle cose che ha scritto.
Quando torna a sedersi sulla gradinata mi avvicino a lui per abbracciarlo.

É davvero dolce e ha un viso da bambino, per questo mi viene sempre voglia di abbracciarlo.

«Adesso tocca a...» Cristina legge dalla TV.

E appare il mio nome.
Lo sapevo.

Prendo il mio taccuino e lo apro alla prima pagina, dove ho scritto il compito che ci avevano assegnato.
Ho molta ansia di leggerlo per paura che possano credere che io sia pazza.

«Via Nic.» mi sorride Alessio.

Io ricambio il suo sorriso, e dopo aver schiarito la voce inizio a leggere.

«Cosa rappresenta per me aver conquistato il banco di Amici? Beh, innanzitutto rappresenta un enorme traguardo. Non solo per me, ma per tutta la mia famiglia, i miei amici e soprattutto per la me bambina. Lei si che starebbe facendo i salti di gioia in questo momento. E a dire il vero questi salti di gioia li ho fatti anch'io, proprio perché aver realizzato il mio più grande sogno ha fatto ritornare in me la piccola Nicole, che pian piano stava sparendo.
Soffro di ansia già da un paio di anni, e non é certamente la cosa migliore che possa capitare a qualcuno, ma é stata proprio la danza ad aiutarmi. Anche se a volte é anche la danza stessa a farmi venire l'ansia, come prima di uno spettacolo o un concorso, ma la cosa che mi rincuora é che l'ansia vive in me solo gli attimi iniziali, quando inizio a ballare tutto sparisce e mi sento leggera come una piuma.
Da questo percorso mi aspetto un grande miglioramento per me stessa. Ovviamente nella danza, ma soprattutto nel mio carattere. Mi ritengo troppo introversa e addirittura asociale. Il mio più grande problema é che non riesco mai a dare la completa confidenza a qualcuno, nemmeno alle persone a me più care. E soprattutto non riesco a mostrare a nessuno la vera me. Per questo spero che con questo percorso possa migliorare questa parte che tanto odio di me.»

Mentre leggo l'ultima frase mi scende una lacrima, che Rebecca asciuga per me. Le sorrido facendo finta di niente.

Alessia mi abbraccia da dietro e io mi giro per ricambiare il suo abbraccio.

Stanno tutti sorridendo, Alessio mi guarda come per dire "ci sono io", stessa cosa Luca.

E poi c'é Pietro, che in questo momento non riesco a decifrare. Sta guardando il vuoto mordendosi le unghie, sembra nervoso.

«É il turno di...» legge Diego ad alta voce dalla televisione.

Appare il nome "TrigNO" e quest'ultimo smette di guardare il vuoto solo quando lo richiamano Daniele e Reby.

Pietro prende il suo quaderno e inizia a leggere.
Sono curiosa di sapere cosa ha da dire.

Inizia a leggere e sembra svogliato, o forse é solo insicuro di dover leggere ciò che prova di fronte a tutti. Un po' come me.

«Se qualcuno mi dovesse chiedere di rinunciare alla mia vita o al canto, rinuncerei alla mia vita. Perché non riesco ad immaginarmela senza la musica. Per me é tutto. Entrare ad Amici é sempre stato uno dei miei più grandi sogni, proprio perché vorrei fare a tutti i costi il mestiere del cantante. Per me cantare é essenziale, é l'unico, e dico l'unico modo che ho per esprimermi.
Tutti mi hanno sempre considerato "Quello con i problemi di rabbia" oppure "Quello sempre incazzato", ma poco mi interessa, perché ormai so che tutti parlano senza conoscere. Se solo si impegnassero a sapere davvero cosa mi passa per la testa, si pentirebbero di tutto ciò che dicono. E in questi casi solo la musica riesce a farmi liberare da qualsiasi pensiero, proprio per questo mi dicono sempre che quando canto sembro un'altra persona, beh é vero.
Da questo percorso spero di migliorare me stesso in ogni atteggiamento che non va, e solitamente direi "ci riuscirò da solo", ma uno dei primi passi che voglio fare qui dentro é riuscire a chiedere aiuto, e spero di farcela.»

Quando finisce di leggere sento una strana sensazione, come se qualcosa in me fosse rotto.
Perché mi rivedo in tutto ciò che ha letto?

Sono sempre stata convinta che due persone, per quanto opposte possano sembrare, in realtà sono più simili di quanto si pensi.
L'ho sempre pensato, ma non l'avevo mai provato su me stessa.

A vedere me e Pietro dall'esterno avrei detto "Ma va, non ci capiremo mai io e lui." E invece, é bastato leggere due righe per capire quanto siamo in realtà simili.

Fisso il vuoto mordicchiandomi le pellicine delle dita mentre penso a tutto ciò.

«Esco un attimo.»

I miei pensieri vengono completamente cancellati quando sento Pietro parlare. E subito dopo passa di fronte a me per uscire in giardino con una sigaretta in mano.

"Se solo si impegnassero a sapere davvero cosa mi passa per la testa, si pentirebbero di tutto ciò che dicono." Ha letto poco fa.

Io. Io voglio impegnarmi a scoprirlo.

Ma in questo momento c'é qualcosa che mi blocca.

Spazio autrice:

Ciaoo💙

Sono qui per dirvi che ho creato un account TikTok su TrigNO, mi trovate come amiciijstories.

Spero che la storia vi stia piacendo, e mi raccomando, se é così lasciatemi dei commenti e delle stelline🌟

L'arte dell'amore - trigNODove le storie prendono vita. Scoprilo ora