𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟑𝟔

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SILVIA'S POV

L'atmosfera all'aeroporto è carica di emozioni, e io sento il cuore in gola mentre mi avvicino al gate.

Andrea cammina al mio fianco, il suo viso riflette una tristezza che non riesce a nascondere.

Siamo stati insieme per giorni, ma ora la realtà della mia partenza colpisce come un pugno nello stomaco.

«Non posso credere che sia già tempo di partire» dice, con la voce tremante.

Io annuisco, mentre una morsa di malinconia mi stringe il petto.

Le nostre risate e le chiacchierate al tavolo della cucina sembrano un ricordo così lontano.

«Mi mancherai» rispondo, mentre cerco di trattenere le lacrime.

Le parole sembrano insipide, ma è la verità.

La mia vita a Roma mi aspetta, ma il legame con lui è ciò che mi tiene ancorata.

Arriviamo al gate e un annuncio rompe il silenzio.

I passeggeri per Roma devono iniziare a imbarcarsi.

Andrea si ferma, cercando di trovare le parole giuste.

«Promettimi che mi chiamerai appena arrivi» dice, fissandomi intensamente.
«Certo, lo farò» rispondo, cercando di sorridere.

Ma le mie labbra tremano e non riesco a mantenere la maschera.

I suoi occhi brillano di lacrime non versate, e questo mi fa male.

Sento la sua mano stringere la mia, calda e rassicurante.

«Non importa la distanza, staremo sempre insieme»

Faccio un respiro profondo, cercando di raccogliere i miei pensieri.

Lo abbraccio forte, cercando di imprimere quel momento nella mia memoria.

L'odore del suo profumo e la sensazione della sua presenza sono l'unica cosa che voglio portare con me.

Il mio nome viene chiamato per l'imbarco, e io mi allontano lentamente, sentendo il peso della separazione.

«Torna presto, ti prego» dice lui, con la voce rotta dall'emozione.

«Lo farò» prometto, anche se nel profondo so che ogni ritorno porta con sé il dolore di un nuovo addio.

«Ti amo» mi sussurra con gli occhi lucidi, per poi baciarmi
«Ti amo anche io» dico con una tristezza immensa.

Mentre mi volto per l'ultima volta, lo vedo lì, fermo e fragile, e una lacrima scivola lungo la mia guancia.

Vorrei fermarmi, tornare indietro, ma il richiamo della mia vita a Roma è più forte.

Con il cuore pesante, attraverso il gate e mi avvio verso l'aereo.

Le porte si chiudono dietro di me, e mentre mi siedo, guardo fuori dal finestrino.

La sua figura si fa sempre più piccola, e io sento un vuoto che mi attanaglia.

La partenza è un misto di speranza e tristezza, e so che il viaggio di ritorno sarà difficile.

Spengo il telefono chiudo gli occhi, sperando che il tempo passi in fretta, perché a Roma c'è ancora tanto da fare, ma il mio cuore rimane con lui.

L'aereo volta attraversa Torino, e io guardo il mondo fuori dal finestrino.

Ogni chilometro che percorro mi avvicina a Roma, ma il pensiero di lasciare Andrea mi stringe lo stomaco.

Siamo stati insieme per 3 mesi, e ogni momento passato a Torino è stato magico.

Ma ora, tornare a casa significa separarsi, e questo mi fa sentire un nodo in gola.

La stazione di Torino si allontana sempre di più, e io cerco di non pensare a quanto mi mancherà il suo sorriso.

La nostra routine quotidiana, le serate passate a ridere e a chiacchierare, sembrano così lontane.

Andrea è il mio punto di riferimento, e ora ci sono solo ore di viaggio tra noi.

Prendo il telefono e mi perdo nei miei pensieri.

Apro la chat di Andrea e rileggo tutti i nostri vecchi messaggi.

L'aereo continua a volare, e io chiudo gli occhi, ripensando a quella mattina.

Era ancora buio quando mi sono svegliata, e Andrea era già in piedi, intento a preparare la colazione.

Ricordo il profumo del caffè e il suo sorriso assonnato mentre mi baciava.

«Non pensare che questa sia una vera partenza» mi aveva detto, con quella sua voce rassicurante. «É solo un arrivederci»

Ma ora, mentre il paesaggio cambia, le sue parole suonano come un eco lontano.

Cosa succederà quando tornerò? Sarà tutto come prima? O il tempo e la distanza ci cambieranno?

Arriviamo finalmente a Roma, e il calore della città mi avvolge.

Scendo dall'aereo e mi ritrovo nel caos familiare dell'aereo porto.

Le persone corrono, gli aerei arrivano e partono, e io sento una leggera ansia crescere in me.

Non voglio che questo viaggio segni la fine della nostra storia.

Prendo un taxi e mentre il conducente si fa strada nel traffico, il mio pensiero torna a Andrea.

Le sue mani, la sua risata, i momenti condivisi.

Arrivo a casa e il profumo del sugo che bolle in cucina mi accoglie.

Mia madre è impegnata nei preparativi per la cena, e io la abbraccio, cercando di nascondere la tristezza che porto dentro.

«Sei tornata!» dice, sorridente, e io forzo un sorriso, mentre il mio pensiero è ancora su Andrea
«Mamma, non ti aspettavo qui» dico sorridente, felice di vederla.

La sera passa tra chiacchiere e risate in famiglia, ma il mio cuore è lontano.

Prendo il telefono e scrivo ad Andrea

                                                    Sono a casa, manchi

Anche tu, quando salirai?

                     Alla prossima partita se tutto va bene

Va bene, non vedo l'ora di vederti,
mangio e ti chiamo, ti amo

                                                             Va bene, ti amo

Mentre mi preparo per andare a dormire, non posso fare a meno di sentire un misto di speranza e paura.

Questa distanza non deve definirci.

Ci promettiamo di mantenere viva la nostra storia, ma so che dovremo lottare per farlo.

Le stelle brillano fuori dalla finestra, e io chiudo gli occhi, immaginando il suo abbraccio, promettendomi che questo è solo l'inizio di un nuovo capitolo.

Mentre sono sul letto, sento il mio telefono vibrare.

SPAZIO AUTRICE
tiktok:7vinijr__

lacrime amare, lo so, perdonatemi

grazie dei commenti e delle stelline⭐️❤️

vi amo❤️
~silvia💫

𝐥𝐢𝐤𝐞 𝐚𝐧 𝐢𝐝𝐨𝐥-𝒶𝓃𝒹𝓇ℯ𝒶 𝒸𝒶𝓂𝒷𝒾𝒶𝓈ℴ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora