Capitolo 3

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Louis é stato curato e poi riaccompagnato a casa quella sera. Ha avuto un attacco di panico che assieme all'asma li hanno fatto mancare l'ossigeno e svenire. Era steso sul letto sconvolto e imbarazzato. Sua mamma bussó alla porta prima di entrare. "Oh BooBear ", disse quando vide Louis. Nonostante avesse diciotto anni in quel momento sembrava così piccolo e spaventato. "È okay Louis"

"N-n-no n-non lo è "

"So che ti senti in imbarazzo per quello che è successo, ma non puoi lasciare che questa cosa ti butti giù. Quando mi hai scritto a pranzo hai detto che le cose andavano bene ed eri molto contento di questa scuola. Ho parlato con il mio capo oggi e cercheremo davvero di restare qui così potrai finire l'ultimo anno, le gemelle saranno pronte per la quinta, Fizz sarà pronta per cominciare la scuola media e Lottie per la scuola superiore. Volevo che tutti voi aveste un buon inizio perché ha detto che probabilmente non ci dovremmo trasferire ancora. Così quando ho visto il tuo messaggio ero molto felice. Non lasciare che questo ti impedisca di goderti il tuo ultimo anno Louis. Se ti farà sentire meglio domani puoi restare a casa. Questa settimana è la tua settimana di adattamento così se vuoi entrare più tardi o uscire prima a me sta bene perché voglio che tu sia felice."

"G-grazie m-m-mamma"

"Di niente tesoro. Ora, ho quattro ragazzi preoccupati per te in cucina. Posso farli salire?"

"I-i r-r-ragazzi sono q-qui? "Disse Louis sorridendo.

"Si. Sono felice di vedere che ti sei fatto degli amici. Li faccio salire." Jay baciò Louis sulla fronte e lasció camera. Louis si mise a sedere sul letto e un paio di minuti dopo quattro visi familiari entrarono nella sua stanza.

"H-hey, " disse Louis.

"Ciao Louis," disse Liam seguito da Zayn, Niall e Harry. "Come ti senti?"

"B-bene," disse facendo spallucce.

"Ascolta, mi dispiace di averti fatto spaventare. Avrei solo dovuto dirli di smetterla e portarti via di lì."

"Sto b-bene da-davvero." Louis lo guardò negl'occhi per farli capire che era davvero sincero.

"Travis è un coglione comunque," brontoló Zayn appoggiato al muro. "Non preoccuparti Louis, faremo in modo che non ti disturbi ancora."

"Si, nessuno può mettersi in mezzo a noi!" Niall gridò girando sulla sedia vicino la scrivania "Siamo come i fantastici quattro. Zayn è l'allarme antifumo, Liam è il divoratore di libri, Harry è un chiacchierone, e io? Beh io sono la battumiera dei rifiuti," annunciò orgoglioso.

Louis cominciò a ridere. Il viso di Harry si alzò a quel suono e le parole li scivolarono fuori dalla bocca, "Hai una bellissima risata."

Louis si fermò e guardò Harry che sembrava spaventato. Harry uscì dalla stanza. Louis diede ai ragazzi il telecomando della TV e prese qualche videogioco prima di uscire dalla stanza. Trovò Harry nel soggiorno e si sedette vicino a lui. "C-ciao."

"Mi dispiace per quello che ho detto. Non pensavo suonasse così raccapricciante e... gay."

"T-tr-tranquillo. C'è q-qualcosa di s-s-sbagliato n-nell'essere g-g-gay?"

Harry guardò Louis che sembrava ferito, "Oh mio Dio tu lo sei?" Si affievolì non volendo dirlo. Louis annuì. "Mi dispiace. Non c'è niente di sbagliato nell'esserlo solo non pensavo che lo fossi non voglio che tu ti senta in imbarazzato, io sono bisessuale" Harry si coprì il viso con le mani e sospiró.

"N-non p-preoc-ccuparti."

Harry si girò e guardò Louis "Sei eccezionale Louis. Ti conosco solo da un giorno ma è come se fosse molto di più. Non ho fatto altro che rovinare tutto e tu hai lasciato correre."

Stutter ||Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora