Capitolo 15

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HARRY'S POV



"Basta adesso!" urla Liz, il suo sguardo supplicante su di me. Nel vederlo mi tranquillizzo leggermente, o quantomeno ci sto provando, ci sto fottutamente provando, per lei.


"E Austin," si volta verso lo stronzo, avvicinandosi quanto più le è possibile. È come se lo stesse sfidando, so che è tesa, lo posso notare dal suo respiro irregolare. Comunque, se quel bastardo prova a toccarla, ci sono io a proteggerla.


"Io non ho bisogno di nessun cane da guardia, altrimenti sarei rimasta con te." Sputa.


"Avevo solo bisogno di buttarti addosso tutto questo peso che ho nel petto, e farti sapere che non ti perdonerò mai per quello che mi hai fatto. Non ne vali la pena, non ne sei mai valso la pena. E, ora che l'ho fatto, posso anche andarmene." Dice e si volta prendendo la mia mano, adoro la sensazione della sua piccola mano nella mia. Ci dirigiamo verso l'uscita di questa cella di merda, dove spero marcisca per il resto dei suoi giorni.


Quando siamo quasi fuori, sento la voce di Austin richiamare Liz da dietro.


"Forse non hai capito Elizabeth," È fottutamente irritante, sto cercando con tutte le mie forze di non saltargli addosso e spaccargli quella faccia da cazzo.


Si volta verso di lui aspettando che continui.


"Non voglio il tuo perdono. Volevo toglierti tutto ciò che faceva di te quella che eri, e demolirti lentamente, e ce l'ho fatta."


In quel preciso istante, non ci vedo più dalla fottuta rabbia. Mi divincolo dalla piccola mano di Liz, mi volto ed in un attimo sono di nuovo su Austin. Questo stronzo deve fottutamente piantarla di schernire questa ragazza.


"Fottuto bastardo, farai meglio a chiamare l'ambulanza, o direttamente il servizio funebre, perché non so come sarai ridotto una volta che avrò finito con te." Gli dico, pensando ogni singola parola.


"Non ne hai il coraggio." Mi sfida, ed immediatamente vedo tutto nero. Immagini del mio pugno che entra in collisione con la faccia di questo stronzo mi invadono la mente, e prima che il mio cervello possa fermare il mio braccio, quest'ultimo lo colpisce violentemente al naso.


La sensazione di adrenalina che provo in questo momento non ha paragoni. Lo colpisco, ancora e ancora, e ancora. Sempre più forte, il suo viso è cosparso di sangue adesso. Macchie rosse gli ricoprono la parte destra del volto, e la parte inferiore del naso. Per quanto io lo abbia colpito forte, è ancora cosciente. Sto per sferrare un altro pugno ma lui mi precede, mandandomi a terra.


Il colpo non è stato così forte come mi aspettavo, ma ha comunque colpito il mio zigomo sul quale si formerà un fottutissimo livido viola. Liz si avvicina per controllare che io stia bene, e mormora qualcosa come un 'basta', credo o una roba del genere, ma sono troppo accecato dall'odio e dalla rabbia per prestarle l'attenzione che dovrei. La scanso via da me delicatamente e mi avvento di nuovo su di lui: questa volta i miei colpi sono mille volte più forti, deve fottutamente capire con chi ha a che fare. Lo colpisco allo stomaco, lui ricambia e io porto una mano sul petto per il dolore. Questa volta ha fatto centro.

Ashes || HARRY STYLESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora