Capitolo 19

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LIZ's POV


Quando mi sveglio, il braccio di Harry è ancora avvolto attorno a me, e anche la mano è dove l'aveva poggiata. Sono le 10.30 a.m., e io non ho mai dormito così bene come stanotte. Cerco di voltarmi per guardare Harry. È davvero bellissimo. Ha le ciglia lunghe e le labbra carnose sono appena socchiuse. Gli accarezzo i capelli e lui si muove leggermente. Starei a guardarlo per ore, lo giuro. Ma devo assolutamente farmi una doccia. Prima però chiamo mia mamma, per sapere più o meno a che ora devo andarla a prendere. Che poi, guiderà Harry perché io non ho la patente.


Mi metto composta sul letto, facendo più spazio ad Harry che appena lo nota si stranisce e comincia a chiamare il mio nome. Ha la voce ancora più roca quando è addormentato, e questa è una nuova cosa da aggiungere alla lista delle cose che più amo di Harry.


Mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro dolcemente un "sono qui", poi gli poso una mano sulla sua e si tranquillizza. Prendo il telefono e cerco il numero di mia madre in rubrica, non so perché, ma non sono mai riuscita ad impararlo. Lo compongo e premo il tasto di chiamata. Risponde al terzo squillo. Per fortuna mia madre, ha il cellulare sempre in tasca, anche quando sta per svenire a causa della stupidità di sua figlia.


"Pronto?" dice dall'apparecchio.


"Mamma, sono io. Come stai?"


"Bene, il dottore dice che è stato un collasso a causa della brutta sorpresa." La voce ferma.


"Quando cazzo pensavi di dirmelo?!" urla e io allontano leggermente il telefono dall'orecchio per evitare di diventare sorda. Mia mamma già urla per conto suo, figurati quando è incazzata.


"Non ci pensare adesso." Devo liquidare l'argomento. Non voglio parlarne ora, e tantomeno per telefono. "A che ora passo a prenderti?"


Mia mamma sospira pesantemente nell'apparecchio. "Non potrai rimandare all'infinito." Alza ancora la voce. "E poi, come verresti a prendermi?"


"Non voglio rimandare." Mi altero, alzando a mia volta la voce. "Semplicemente non credo che sia un discorso da fare al telefono." Dico acidamente, e lo penso davvero. Harry si sveglia e mi fissa con i suoi bellissimi occhi. Mentre ascolto quello che mia madre ha da dire, lui mi mima un 'che succede?' e io rispondo con un 'dopo te lo dico.'


"Vieni verso le 11.30, comunque. Firmerò il permesso per quell'ora, non voglio stare qui un momento di più." Dice infine e mi attacca il telefono in faccia. Grandioso. A che cazzo serve incazzarsi, poi?


"Vado a fare una doccia." Mi alzo e prendo la biancheria pulita dal cassetto. Harry mi fissa e si sistema sui gomiti.


"Aspetta, cos'è successo?"


"Mah niente, neanche si è ripresa che già s'incazza." Mi volto a guardarlo. "Pretendeva addirittura di affrontare il discorso per telefono."


"Piccola, è normale che sia incazzata. Non le hai nascosto una cosa tanto piccola." Dice mordendosi le labbra.

Ashes || HARRY STYLESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora