Prologo

117 52 21
                                    

GRACE

Buio.

Non riesco a vedere nulla se non un piccolo spiraglio di luce.

Respiro in modo affannoso, il mio cuore batte così forte che riesco quasi a sentirlo.

Credo di essere sdraiata su un lettino, quando provo ad alzarmi, però, non ci riesco: sia i piedi che le mani sono incatenati alla superficie fredda e metallica che riesco a percepire sotto il mio corpo.

Mi dimeno per cercare di liberarmi senza ottenere nulla.

-Zitta.- una voce proveniente dalla mia destra attira la mia intenzione.

"Chi sei?" "Dove ci troviamo?" "Perché faccio fatica a respirare?" vorrei chiedergli, ma la mia bocca è bloccata , forse un pezzo di scotch o qualcosa di simile.

Sento dei passi che si avvicinano, mi immobilizzo all'istante cercando di ritrovare la calma.

Improvvisamente la mia bocca viene liberata e subito ricoperta con una maschera dalla quale esce un gas che sono costretta ad inalare.

-No!- urlo mentre tento di liberarmi facendo traballare tutta la barella. -No!-

-Tranquilla, andrà tutto bene.- questa è l'unica risposta che ottengo prima di precipitare nell'oscurità e cadere in un sonno profondo.

Il lato oscuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora