Capitolo 4 - Con strenua forza

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"Andrea, ho saputo che hai attivato teleradioserva stamattina."

"In che senso, Sissi?"

"Che hai detto a Gianni che ci siamo baciati."

"L'ho detto al mio migliore amico."

"Che ha pensato bene di riferirlo al mio migliore amico dandogli sostanzialmente del cornuto."

"Va beh, è che a vedervi da fuori non si ha la percezione chiara di quello che c'è tra voi."

"Lo abbiamo sempre detto quello che c'è tra noi: una splendida amicizia, se poi tutti voi ne dubitate non è colpa nostra."

"Sissi non è un problema crederci, se lo dici mi fido, solo che non vi comportate come se foste solo amici: sguardi, abbracci, sorrisi d'intesa, non sono quelli normali tra due che non provano nulla l'uno per l'altra. Senza parlare di come Christian normalmente usa le donne."

"Eppure siamo solo questo."

"Rispondi onestamente a una domanda: ti piace almeno un po'?"

"Sì, mi piace, ma questo non significa niente. Anche tu mi piaci, ma siamo usciti per un mese prima che ti dessi un bacio."

"E voi vi siete mai baciati?"

"Non stiamo nemmeno insieme e già cominciamo con le scenate di gelosia?"

"Un buon modo per non rispondere."

"No, è solo un modo per dirti che comunque non ti dovrebbe riguardare, perché al massimo può interessarti chi bacio adesso, non chi ho baciato, ma visto che non stiamo insieme, non so neanche se ti spetterebbe saperlo ora."

"Perché ancora vi baciate?"

"La domanda è stupida e non merita risposta."

"Voglio saperlo."

"Non è mia abitudine tenere un piede in due staffe, mettiamola così."

"Ma visto che sottolinei continuamente come in questa staffa il piede non ce lo hai ancora messo, nulla ti vieterebbe di tenerlo ancora in quella."

"Una volta mi hai chiesto se tra me e Christian ci fosse qualcosa, perché mi ritenevi abbastanza seria da non avere speranze in quel caso, e io ti risposi che eravamo solo buoni amici. Te lo ripeto, ma ti chiedo anche: cosa è cambiato da arrivare a pensare che potrei prendervi in giro entrambi?"

"Il fatto che lui in qualche misura ci sia sempre. È onnipresente nella tua vita e finisco col chiedermi se... se un giorno, in cui mi amassi abbastanza da stare con me, ti dovessi chiedere di scegliere tra me e lui?"

"Non stiamo insieme, giusto? Per cui non chiedermelo perché non avrebbe senso ora."

"Ora, ma se stessimo insieme?"

"Se mi amassi e ti bastasse questo non avresti bisogno di domandarmelo, perché non si chiede a chi si ama di rinunciare a una persona a cui tiene, sapendo che la faremmo star male."

"È una buona scusa per non dirmi che sceglieresti lui."

"Sinceramente non ti capisco, ieri sera mi hai baciato senza farti paranoie sul futuro e senza dar peso al fatto che non sono innamorata di te; mentre stamattina è un problema persino se ho un amico a cui tengo? Questo perché comunque mi ha dato tanto negli ultimi quattro anni, anche sbagliando nei miei confronti alle volte lo riconosco, ma che c'è sempre stato quando ne ho avuto bisogno ed è per questo che gli sono grata e non voglio rinunciarci. Non puoi chiedermi di ignorare tutto quello che c'è stato tra me e Christian: tutte le volte in cui mi ha teso la mano per rialzarmi quando ero a terra, tutti i momenti difficili nei quali mi ha dato una spalla su cui piangere, o le volte che si è precipitato da me per non lasciarmi da sola quando ero in crisi con i miei. Questo, perché tu non sai accettare l'idea che lui c'era prima di te? Inoltre se tra noi non è nato nulla, evidentemente, non era la persona giusta e non credi che questo dovrebbe bastarti? Detto questo spero che capirai perché non vorrei dover tornare sull'argomento. Pensaci e poi fammi sapere se ti sta bene o no."

"Sissi, aspetta. Non volevo farti una scenata, lo so che di fatto tra noi c'è stato davvero poco per prendermela tanto, ma mi ha dato fastidio che non appena Christian ha saputo di noi ti ha chiamato per chiederti una spiegazione."

"A te non avrebbe dato fastidio se qualcuno avesse insinuato che la ragazza con cui forse stai ha baciato un altro e quindi ti ha tradito?"

"Se non ci fosse nulla tra me e lei no. O comunque avrei risposto a quel qualcuno, non sarei andato a chiedere delucidazioni a lei, però certo non siamo tutti uguali."

"Ecco appunto. Comunque ci sentiamo, adesso devo andare."

"Sissi, mi dispiace, però cerca di metterti nei miei panni."

"E tu cerca di capire me. Ti saluto."

"Ciao."

Consegnò la tesi e la discusse col prof: andava bene.

"Ci vediamo l'undici così durante le vacanze natalizie ho il tempo di leggere la sua tesi con calma e, se dovesse esserci qualche modifica da fare, lei poi avrà tutto il tempo di rivederla prima di depositarla. Però sinceramente mi sembra che sommariamente sia corretta per cui stia tranquilla. Arrivederci."

"Arrivederci professore e grazie. Buone vacanze."

"Grazie, altrettanto."

Uscita da lì provò un certo grado di sollievo, almeno dal punto di vista universitario, però tutta quella situazione con quei due la infastidiva: si sentiva presa tra l'incudine e il martello. Non le andava di modificare il suo rapporto con Christian, ma non desiderava nemmeno che questo le impedisse di provare ad avere una storia vera con Andrea, anche perché lui le piaceva davvero e non le sembrava certo il tipo da vantarsi con gli amici delle conquiste. Inoltre, a pensarci un altro, dopo esserle stato dietro per tutto quel tempo, se avesse voluto pavoneggiarsi, ne avrebbe raccontate certo di più grosse, o no? Non lo sapeva per certo, però le sembrava e finiva con l'essere ancora più confusa.

"Sicché giovedì andate al paese di tuo nonno?"

"Sì e ti direi anche di venire Andrea, ma non ho più letti su. C'eravamo organizzati già da parecchio. Mi dispiace."

"Viene pure Christian, vero?"

"Sì."

"Potresti dirgli di cedermi il suo posto, no?"

"Potresti chiederlo a qualcun altro, no?"

"Immaginavo."

"Chiedilo a Marco tanto non era molto entusiasta dell'idea."

Glielo suggerì, sebbene l'idea di trovarsi lì con entrambi non la facesse star tranquilla.

"Io a Marco lo chiedo, ma tu mi ci vuoi?"

"Perché continui a fare domande sceme?"

"Va beh, se lo convinco andiamo su insieme?"

"Ma tu il ventiquattro non lavori?"

"Sì, faccio mezza giornata stacco alle due."

"Veramente avevo deciso di andare su prima, mi son messa d'accordo con Christian, così mi dà una mano a scaldare casa e dare una pulita, lui non lavora. Dovremmo partire massimo per le nove così quando arrivate è tutto a posto."

"Lo dovevo immaginare."

"Andiamo, non prendertela. L'avevamo organizzata già da un pezzo e lo sai."

"Va bene, allora ci vediamo lì."

"Ok."

Lui ebbe la strana sensazione che la cosa la sollevasse, ma volle credere che fosse solo una sua paranoia.

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