Apro gli occhi. Tutto ciò che riesco a vedere è il buio.
Con le mani cerco di tastare tutto il mio corpo, per verificare se ogni parte è al suo posto. Cavolo, cosa mi è successo?!'Harry! Puoi degnarmi della tua attenzione?' è la voce di mia madre, che continua a ronzarmi nella testa come un ammasso indecifrabile di mosche.
Alzo l'indice della mano destra, per mostrargli la mia presenza. Non ho voglia di pronunciare nemmeno una singola parola per te.
'Dove sei stato ieri sera? Non ti ho sentito rientrare... Guardami!' grida lei, come faceva sempre. Era diventata una pazza isterica da quando papà ci aveva abbandonati.
Non avevamo la minima idea di dove potesse essere, magari in un posto di mare con una giovane ragazza.
Se continui ad urlare così, potrei fare qualcosa di brutto... smettila!
' Da oggi non ti manterrò più, inizia a cercarti un lavoro.' se ne va sbattendo la porta della cucina.
È il mio primo pensiero ogni cazzo di mattina, quello di svegliarmi ed andarmene. Papà ha fatto bene a lasciarti qui.Ormai ho quasi venticinque anni, la scusa dello studio non ha mai fatto per me. Magari trovare un lavoro potrebbe essere davvero il punto di svolta.
Passo giornate, mesi interi a cercare qualcosa...ma niente.
Sono completamente vestito di nero, ma non è una novità. Le mie occhiaie fanno pensare ad un ragazzo con problemi di alcool o droga, in realtà non dormo quasi mai.
Sin da piccolo ho avuto questo problema, mia madre è sempre stata provata da questa mia insolita caratteristica .
All'inizio non dormiva neanche lei, aspettando che da un momento all'altro chiudessi gli occhi. Col tempo e con varie visite, venne fuori che in realtà non si trattava di alcun tipo di "malattia".
Ho sempre saputo di essere diverso, ma il momento che per eccellenza lo provò fu quello che mi ritrovai a vivere quel giorno.Sono davanti alla casa di un vecchio, che mi guarda dalla finestra con aria sinistra e complice allo stesso tempo.
Batto le palpebre e un secondo dopo, l'uomo putrido alla finestra non c'è più.
Che cazzo è successo?
Un cigolio stridente e forte percorse ogni minima parte del mio corpo, iniziarono a farmi male i denti.
L'uomo era in piedi davanti alla porta e con la mano piena di rughe , mi invitava ad entrare.
Un odore asfissiante usciva da quella casa, odore di escrementi di ogni genere e marcio.
Non entrerò mai li dentro, vecchio schifoso!
'Entra...' sento la sua voce, ma non vedo le sue labbra muoversi.
Cerco di rimanere lucido, infondo non avevo mai avuto paura di niente.
'Che cosa stai cercando?' continua il vecchio, parlandomi non so in quale maniera
'Un lavoro. Credo che serva anche a te, viste le condizioni in cui ti trovi.' l'uomo storce la bocca in un ghigno
'Ho tutto quello che ti serve...' aggiunge lui alla fine.
Un secondo dopo, mi ritrovo disteso su un pavimento gelido e lercio.
STAI LEGGENDO
three scars (#WATTYS2015)
Fanfiction“Noi crediamo che ci sia un limite all'intensità della paura. Finchè non incontri un essere come lui. Di terrore ne abbiamo in quantità illimitata."