new york city, 15:23
madison's pov

"preso tutto?" chiesi al castano chiudendo la mia valigia "io si, tu sei sicura di avere tutto in valigia? ricontrolla ovunque" "va bene capo" feci come disse e ricontrollai in ogni singolo posto "vedi che ti ho detto io" quando mi vide con alcune cose in mano iniziò a farmi la predica "beh potevo ricordarmele da sola" incrociai le braccia e mi sedetti sul letto comodo "sicuramente" si sedette accanto a me guardandomi "che vuoi?" mi girai a guardarlo, non mi rispose si avvicinò soltanto "nic?" lo guardai negli occhi. a due centimetri dalle mie labbra mi suonò il telefono che fece sussultare entrambi, nicholas si spostò guardando altrove mentre io presi il cellulare guardando chi fosse a chiamarmi "chi è?" domandò lui evitando il mio sguardo "mia madre" risposi al cellulare "ciao mamma, come stai?" mi alzai dal letto andando verso il balcone.

nicholas pov

sospirai sdraiandomi sul letto aspettando che tornasse la corvina, nel frattempo aprì instagram per passare il tempo e vidi diversi messaggi da parte di alcune ragazze. sempre i soliti messaggi poi adesso che mi sto 'sentendo' per modo di dire con madison non sembrano molto felici. con victoria non parlo tantissimo e sinceramente lei l'ha capito che non voglio nulla se non un legame di amicizia "eccomi" rientrò dentro e si sdraio vicino a me "che leggi" mi rubò il cellulare iniziando a leggere i messaggi "wow nicholas quante ragazze che ti scrivono" il suo tono era ironico ma con un pizzico di gelosia "cos'è per caso sei gelosa?" la tirai per il fianco facendola sedere vicino a me e riprendendomi il telefono "sei uno stronzo" mi diede un bacio a stampo e nel mentre riprese il cellulare "e tu sei una bastarda" mi riavvicinai nuovamente allungando il bacio.
una volta staccati lei si sdraio a pancia in su "almeno ti piaccio?" continuò a guardare il soffitto, non risposi. lei mi piace è vero ma non posso effettivamente stare con lei, ho paura di ferirla o di trattarla male "va bene ho capito" si alzò "vado a farmi un giro, torno tra un po'" prese la borsa e la giacca ed uscì dalla camera sbattendo la porta.

cooper's pov

ero ad uno shooting fotografico e mentre facevo quella piccola pausa di cinque minuti mi arrivò una chiamata da parte di nicholas "hey amico, sta sera tornate che bello" "si che bello" era strano e troppo calmo, sembrava triste e svogliato "che è succeso" domandai allarmato "madison mi ha fatto la domanda" sospirai "che hai risposto tu?" lui rimase in silenzio "hai risposto vero?" "no" "allora sei una testa di cazzo! lei ti piace, tu sicuramente piaci a lei, madison si è dichiarata se così si può dire e tu che fai? non le dai una risposta. amico tu sei messo male, anzi malissimo sei un coglione" "grazie mille per l'aiuto cooper, ti ho chiamato per un parere su quello che devo fare ok? sono stato un coglione e questo lo so lo ammetto va bene sono un coglione. voglio risolvere questa cosa ma non so come, madison è uscita e sicuramente è arrabbiata al cento per cento con me e sinceramente fa bene anzi benissimo ma io ci tengo a lei e non voglio perderla per una stronzata che ho fatto senza pensare, volevo dirle di sì ma non ci sono riuscito" la sua voce risuonava tremolante e si posso dire che per una volta nicholas alexander chavez è pentito "nic tornate a los angeles e ti aiuterò. adesso però calmati madison è intelligente e sicuramente le passerà, te però non fare ulteriori stronzate e lascile il suo spazio. la chiamo e ti faccio sapere cosa mi dirà" "va bene cooper, grazie veramente ci vediamo sta sera" ci salutammo e dopo aver staccato la chiamata con il castano cercai in rubrica il contatto della mia migliore amica.
uno squillo, due squilli, tre squilli e poi segreteria telefonica 'eddai madison' pensai iniziando a preoccuparmi, e quasi lanciai il cellulare "porca puttana" dissi ad alta voce alzandomi dalla sedia "che hai da guardare?" "domandai ad una ragazza che mi guardava scioccata "cazzo".

madison's pov

stavo girando per la città giusto per schiarirmi le idee, non mi ha risposto quindi mi ha solamente illusa, sbuffai attraversando la strada per ritornare all'hotel. erano ormai le cinque e un quarto e tra circa un ora avevamo il volo di ritorno per los angeles, presi il telefono dalla borsa e vidi alcune chiamate perse da cooper così lo richiamai per chiedergli che volesse "madison cazzo ti ho chiamato dieci volte, ti ho scritto cento messaggi e ti ho lasciato dei messaggi in segreteria!" "scusa cop, non ho visto il cellulare comunque che vuoi?" "puoi spiegarmi cos'è successo prima con nicholas" "cooper non mi vuole!" le lacrime minacciavano di uscire ma le trattenni girando l'angolo per tornare all'hotel "te lo ha detto lui per caso?" "ci siamo baciati e gli ho chiesto se gli piacessi almeno un po' ma non ha risposto" "sai madison, secondo me gli piaci ma non vuole ammetterlo a se stesso" "sicuramente guarda" "hey ti ricordo che sono il suo migliore amico, lo conosco bene" "dovrei parlargli?" "fai quello che ti dice il cuore non la testa" "va bene allora aspetterò qualche giorno" guardai l'ora ed aumentai il passo andando di fretta e furia verso l'hotel "quando torno ne parliamo meglio" cercai di evitare il discorso e tagliai corto staccandogli il telefono in faccia.

nicholas pov

mancavano quaranta minuti al volo e madison tornò in camera per sistemare ultime cose, nessuno dei due parlava e quel silenzio imbarazzante mi uccideva. dopo che ebbe finito di sistemare presimo le valige ed aspettammo che il taxi venisse a prenderci "tutto ok?" la guardai preoccupato "si, stai tranquillo" fece un mezzo sorriso e continuò a guardare fuori dal finestrino per tutto il tragitto.
una volta entrati in aereo porto fecimo i vari controlli e dopo averli passati ci sedemmo sulle poltroncine li vicino, il volo era alle 18:50 eravamo partiti verso le 18:10 e nonostante tutto non parlavamo tra di noi, la guardai per qualche attimo  mentre leggeva una rivista di vogue e sembrava non preoccuparsi di niente anzi, fin troppo tranquilla come se tra noi due non fosse successo nulla.
una volta imbarcati e seduti ai nostri posti mi guardai un film e mi addormentai pensando a come risolvere questa situazione di merda.

megan's ig story

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i smoked away my brain  - nicholas alexander chavez Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora