2-day 2

4 0 0
                                    


Data: 16 Settembre 2915

Giorno 2 nel futuro

Il "sintetizzatore molecolare" è... incredibile. Elena mi ha mostrato come usarlo questa mattina. È una specie di nicchia nella parete che brilla di una luce soffusa. Basta pensare a quello che vuoi mangiare e il sistema neurale dell'appartamento lo percepisce. In pochi secondi, il cibo appare - creato molecola per molecola, perfettamente identico all'originale.

Ho chiesto di avere gli spaghetti alla carbonara di mia madre. Elena mi ha guardato con curiosità mentre il sintetizzatore raccoglieva i dati dai miei ricordi neurali per ricreare il piatto esattamente come lo ricordavo. Il sapore... il sapore era identico. Ho pianto. Non me ne vergogno. Elena ha rispettato il mio momento, rimanendo in silenzio mentre io mi perdevo nei ricordi di domeniche passate nella cucina dei miei genitori.

Oggi è iniziato anche il mio "programma di integrazione temporale". La prima lezione è stata sulla storia base del XXII secolo. Elena dice che procederemo cronologicamente, secolo per secolo. Mi ha spiegato che è importante capire come siamo arrivati a questo punto.

Ho imparato del Grande Collasso Climatico del 2089 e di come ha cambiato tutto. Di come l'umanità si è dovuta reinventare completamente per sopravvivere. Le città verticali, come quella in cui mi trovo ora, sono nate dalla necessità di adattarsi all'innalzamento degli oceani e alle zone diventate inabitabili.

La parte più difficile da accettare è stata scoprire che l'Italia - il paese dei miei genitori - ora è in gran parte sommersa. Venezia esiste solo come museo subacqueo, preservata in una gigantesca bolla di contenimento quantico. Roma è stata "sollevata" usando tecnologia anti-gravitazionale per salvarla dalle acque. Elena mi ha promesso che un giorno mi ci porterà.

Ho anche scoperto che non esistono più nazioni come le conoscevo io. Il mondo è diviso in "Zone di Cooperazione Bio-Culturale" - territori definiti non da confini politici ma da ecosistemi condivisi e compatibilità culturali. La vecchia New York fa parte della "Zona Nord-Atlantica", che include quello che un tempo era il Nord America orientale e parti dell'Europa occidentale.

Nel pomeriggio, Elena mi ha presentato quello che sarà il mio "assistente di integrazione" - un'IA personalizzata che prende la forma di un piccolo drago olografico. Si chiama Chronos e fluttua intorno a me come un cucciolo affettuoso. All'inizio ero scettico, ma devo ammettere che la sua presenza è confortante. Risponde a tutte le mie domande con pazienza infinita e sembra capire perfettamente quando ho bisogno di una pausa.

La cosa più surreale della giornata? Ho scoperto che sono una specie di celebrità. Il "Caso Lukas", come lo chiamano, è oggetto di studio in quello che chiamano "xenostoria" - la scienza che studia le interazioni tra diverse ere temporali. Ci sono interi corsi universitari dedicati al mio risveglio e alle sue implicazioni. Elena dice che dovrò abituarmi all'idea che la mia esperienza è unica nella storia umana.

Stasera ho provato a usare quello che chiamano "bagno sonico" - niente acqua, solo onde soniche che ti puliscono a livello molecolare. È efficiente, certo, ma mi manca la sensazione dell'acqua calda sulla pelle. Elena dice che posso far sintetizzare una doccia tradizionale se preferisco, ma in qualche modo mi sembra importante adattarmi a questo nuovo mondo, anche nelle piccole cose.

Prima di andare a dormire (su un letto che si adatta automaticamente alla mia postura ideale), ho guardato fuori dalla finestra per ore. Le luci della città formano pattern che cambiano costantemente, come un organismo vivente. È bellissimo e terrificante allo stesso tempo.

Mi chiedo se riuscirò mai a sentirmi veramente parte di tutto questo. Elena dice che ci vuole tempo, che nessuno si aspetta che mi adatti dall'oggi al domani. Ma ogni volta che chiudo gli occhi, vedo i volti delle persone che ho lasciato nel 2024. Mi chiedo cosa abbiano pensato quando sono scomparso. Se mi hanno cercato. Se hanno sofferto.

Chronos, percependo il mio stato d'animo, ha appena proiettato una costellazione di stelle sul soffitto della mia stanza. Dice che è il cielo esattamente come appariva la notte in cui sono nato. Un piccolo ponte tra il mio passato e questo presente incredibile.

Domani Elena mi porterà al "Centro di Storia Immersiva". Dice che vedere la progressione della storia in realtà virtuale mi aiuterà a capire meglio come siamo arrivati fin qui.

Ho paura. Sono eccitato. Sono sopraffatto.

Sono vivo.

Rhut M. Lukas

(Ancora in viaggio attraverso il tempo)

2915: Un salto nel futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora