6-day 6

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Data: 20 Settembre 2915

Giorno 6 nel futuro

Il sole stava sorgendo su Neo-Venezia quando il portale quantico si è chiuso alle nostre spalle con un lieve sussurro. L'aria era fresca e pulita, carica di un profumo salino che mi ha riportato indietro nel tempo. Per un momento, ho dovuto chiudere gli occhi, sopraffatto dall'emozione.

"Respirare profondamente," ha suggerito Elena dolcemente. "L'aria qui è arricchita con nano-particelle che aiutano la rigenerazione cellulare. È uno dei motivi per cui i veneziani moderni hanno un'aspettativa di vita così lunga."

Quando ho riaperto gli occhi, la vista mi ha letteralmente tolto il fiato. L'intera città storica galleggiava in una gigantesca cupola di quantum-vetro, un materiale così trasparente da essere quasi invisibile, eppure abbastanza forte da resistere alla pressione di un oceano. La vecchia Venezia, quella che conoscevo, era stata preservata in ogni minimo dettaglio: ogni pietra, ogni affresco, ogni piccolo ponte sembrava esattamente come lo ricordavo.

"Come... come ci siete riusciti?" ho balbettato, mentre osservavo il Palazzo Ducale fluttuare maestosamente sopra le acque cristalline della laguna.

"Scansioni quantiche molecolari," ha spiegato Elena, mentre una gondola automatizzata si avvicinava silenziosamente al nostro approdo. Era una versione modernizzata delle gondole tradizionali, costruita con un materiale che sembrava legno ma brillava leggermente di luce propria. "Quando il livello del mare ha iniziato a salire, abbiamo mappato ogni singola molecola della città. Poi, usando campi anti-gravitazionali e stabilizzatori quantici, abbiamo sollevato l'intera struttura urbana. È stato uno dei più grandi progetti di ingegneria della storia umana."

La gondola si è fermata accanto a noi, e sono rimasto sorpreso nel vedere che non c'era gondoliere. "È guidata da un'IA?" ho chiesto mentre salivamo a bordo.

Elena ha riso. "In realtà, è guidata dalla città stessa. Neo-Venezia è un organismo senziente - non nel senso biologico, ma come entità computazionale distribuita. Ogni edificio, ogni strada, ogni canale fa parte di una vasta rete neurale che mantiene l'equilibrio della città."

Mentre scivolavamo lungo i canali, ho notato che l'acqua era incredibilmente limpida, quasi trasparente. Sotto la superficie, si potevano vedere i resti della vecchia città sommersa, ora trasformati in un ecosistema artificiale brulicante di vita marina.

"La parte più sorprendente," ha continuato Elena, "è quello che non puoi vedere a occhio nudo." Ha fatto un gesto con la mano e improvvisamente l'aria intorno a noi si è riempita di ologrammi che mostravano l'infrastruttura nascosta della città. "Sotto ogni edificio storico c'è un network di stabilizzatori quantici che mantengono l'integrità strutturale. L'intero sistema è alimentato dall'energia delle maree e dalla fusione fredda."

La gondola ci ha portato attraverso il Canal Grande, dove ho potuto osservare come la vita quotidiana si fosse adattata a questo nuovo ambiente. I palazzi storici erano ancora abitati, ma le loro finestre ora si aprivano sia verso l'alto che verso il basso. Alcune persone uscivano dai loro appartamenti direttamente nell'acqua, indossando tute da immersione così sottili che sembravano una seconda pelle.

"La popolazione di Neo-Venezia," ha spiegato Elena, "è divisa in tre gruppi principali: i Terrestri, che vivono nella città superiore; gli Acquatici, che abitano la città sottomarina; e i Nomadi, che si muovono liberamente tra i due ambienti."

Mentre attraversavamo Piazza San Marco, ho notato che il pavimento della piazza era diventato trasparente, offrendo una vista mozzafiato della città sottomarina sottostante. Hotel di lusso con pareti di quantum-vetro si estendevano nelle profondità, mentre veicoli sottomarini dalle forme organiche scivolavano silenziosamente tra gli edifici sommersi.

2915: Un salto nel futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora