🌠Capitolo 5 - D

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DAPHNE༺♡༻

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DAPHNE

~ 9 febbraio ~

Libero i capelli dal mollettone e appoggio la nuca contro il sedile del treno.

Tyler Mackenzie. Il suo nome è un elefante nella mia mente già affollata di pensieri di cristallo. Per come era terminato il colloquio con Susan, pensavo seriamente che il mio coinvolgimento in questa faccenda fosse ormai evaporato. Fino all'invito di due giorni fa. Stringato e privo di emoji: con solo l'indirizzo dell'hotel e qualche dettaglio di contesto. Da allora ho passato ore a interrogare Google su questo attore strapagato e pieno di scandali.

Californiano da parte di madre, scozzese di padre, con tanto di debutto al Globe e diploma alla Royal Academy of Dramatic Art. Tre anni fa è spopolato sullo schermo in una serie televisiva di successo dopo la quale è stato acclamato come l'attore più sexy del cast. E boom! Conversioni paurose sui social e migliaia di adolescenti in calore che lo venerano. Frequenta locali poco raccomandabili, ama litigare coi paparazzi, e si presenta agli eventi accompagnato da fanciulle in abiti che i tabloid non si fanno problemi a definire volgari; eppure, il gossip rafforza la sua immagine. "Carismatici colpi di scena", li definisce lui, a me sembrano solo il riflesso di un disperato bisogno di attenzione.

Quello che più mi irrita di lui, però, è il suo aspetto da divo. Un dannato fisico scolpito, due occhi sfacciatamente azzurri, un ciuffo di capelli biondi sempre acconciati e un sorriso sornione che sembra urlare al mondo "le regole non fanno per me!".

Prima del colloquio non sapevo nulla di lui. Essere così poco aggiornata mi da sui nervi quasi quanto l'egocentrismo che sfuma in ogni sua foto.

Più rileggo le informazioni di lui sul mio taccuino, più la disperazione di Susan è giustificata. Se sui social è un ragazzaccio desiderabile, sul set è un insopportabile viziato. Chiede tutto e il contrario di tutto, e guai a chi si azzarda a dirgli di no. Sua Biondezza lo chiamano, un nomignolo che non lo aiuta certo a far breccia nella critica.

A pochi chilometri da Venezia, l'ansia inizia a stringermi la pancia. Respira, Daphne. Prima perdi e prima torni a casa dove fingerai che questa parentesi non sia mai accaduta. Tiro fuori il cellulare dalla O'bag per assicurarmi che Astrid stia bene.

«Pronto?».

«Ciao, Lizzy».

«Hey, Daph, sei già arrivata?».

«Manca poco. Come sta Astrid?».

«Alla grande, lei e Paoletta stanno disegnando. Ho il tavolo che sembra un campo di battaglia tra glitter, colla vinilica e tempere».

«Ti prometto che sistemerò personalmente il tuo soggiorno appena torno».

«Ma per favore! Astrid è la benvenuta qui. Tu, piuttosto, come stai? Un po' di tremarella alle ginocchia ce l'hai? Il mondo intero è ossessionato da Tyler Mackenzie, e tu potresti essere la sua style coach!».

SOTTO LE STELLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora